La nuova frontiera dei ristoranti alla moda: tutti in silenzio

Di Elisabetta Longo
23 Settembre 2013

Dal consigliare di abbassare la suoneria dei cellulari al ristorante, per non disturbare gli altri ospiti, al vietare di scattare fotografie ai piatti, al creare un ristorante del silenzio, il passo è breve. Le mode, anche quelle discutibili, nascono tutte nella Grande Mela. Ne è certo un ristoratore newyorkese, Nicholas Nauman, 28enne proprietario di un locale a Brooklyn. Lo chef è stato toccato da una colazione “mistica” avuta durante una vacanza in India, mentre soggiornava in un monastero. Lì ha avuto modo di gustare le pietanze nel totale silenzio, e si è reso conto che, in questo modo, il cibo era molto più importante e gustoso.

FUORI I CHIACCHIERONI. Così ha voluto introdurre la pratica del silenzio pure nel centro di Brooklyn, un luogo più che rumoroso. «L’esperienza del cibo può addirittura essere offuscata dal rumore», ha spiegato lo chef al Daily Mail. È andato a provare il ristorante anche il critico del Wall Street Journal, Richard Morgan, ancora incredulo: «Prima che potessimo gustare un piatto di pasta con i calamari, il cameriere ci ha detto che era necessario stare in silenzio». Chiunque, anche agli altri tavoli, avesse detto una parola, sarebbe stato portato fuori, dove il commensale chiacchierino avrebbe potuto finire la sua portata. «Per fortuna era una serata calda», ha scritto il critico.

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