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È esplosa in questi giorni la notizia che nella notte tra il 7 e l’8 gennaio un neonato di tre giorni è morto all’ospedale Sandro Pertini di Roma, soffocato dalla madre che lo stava allattando. Era stremata ed è stata lasciata sola, ha dichiarato il padre del bimbo ai giornali, aggiungendo: «Confidiamo nella giustizia». Un padre e una madre che piangono un figlio morto hanno bisogno di sapere se la condotta del personale medico a cui si sono affidati è stata negligente o anche colpevole di incuranza. Ma al cospetto di una perdita così devastante il loro bisogno è molto altro, ed è fondamentalmente indicibile.
Trovare il responsabile non basterà
Alle accuse che si moltiplicano e diffuse a mezzo stampa risponderanno le indagini. Risponderanno? Ricostruiranno, come si suol dire, la dinamica dei fatti. Ma non risponderanno a quel fatto ingombrante e straziante che è tenere in braccio un figlio appena nato e già senza vita. La responsabilità umana risponde di molto, ma l’orizzonte delle co...
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