Nel Venezuela di Maduro uno su tre deve vedersela con la fame

Di Redazione
25 Febbraio 2020
Un'indagine Onu fotografa il livello devastante raggiunto dalla crisi che ha messo in ginocchio il paese: il 74% per cento delle famiglie raziona il cibo
Nicolas Maduro

Un venezuelano su tre è costretto a fare i conti la fame, faticando a mettere insieme un’alimentazione sufficiente in quanto a valori nutrizionali. È la conclusione tratta da uno studio del World Food Program delle Nazioni Unite, rilanciato dall’Associated Press (Ap), a dimostrazione di quanto sia grave ormai la crisi in cui il regime di Nicolás Maduro ha precipitato il paese, fra recessione economica e disordini politici.

L’indagine è basata sulle risposte raccolte attraverso 8.375 questionari somministrati dall’agenzia Onu alla popolazione, su invito di Caracas. E questa è già una notizia di per sé, dal momento che Maduro – ricorda l’Ap – «negli ultimi anni è stato molto riluttante a concedere alle organizzazioni internazionali di valutare le traversie umanitarie del paese». Questa volta invece il World Food Programme dichiara di aver ottenuto «piena indipendenza» e di aver potuto raccogliere informazioni in tutto il Venezuela «senza impedimenti né ostruzione».

TUBERI E FAGIOLI

Dopo anni di disastri economici, tensioni sociali, irrigidimento da parte del governo socialista e di tensioni internazionali, la popolazione del Venezuela è ridotta sul lastrico, malgrado l’enorme ricchezza di cui gode il paese in termini di risorse naturali. Secondo l’Onu, gran parte dei cittadini deve accontentarsi di una dieta a base di tuberi e fagioli, dal momento che i salari sono inceneriti da un’inflazione che viaggia intorno a 1.000.000 per cento (un milione per cento).

Nicolas Maduro

IN CRISI ANCHE LE REGIONI RICCHE

Le persone che hanno a che fare con mancanze alimentari gravi o contenute (cioè che non sono in grado di beneficiare quotidianamente di un apporto nutrizionale sufficiente) sono in tutto 9,3 milioni, stando ai calcoli del World Food Programme. La fame è un problema in tutto il Venezuela: un problema ormai pervasivo in stati come il Delta Amacuro, Amazonas e Falcon, ma non si salvano nemmeno le regioni più ricche, dove l’indigenza colpisce una persona su cinque.

STRATEGIE DI SOPRAVVIVENZA

Ben il 74 per cento delle famiglie venezuelane ha dovuto adottare forme di razionamento alimentare, come la riduzione della varietà della qualità del cibo. Molte (60 per cento) hanno ridotto le porzioni messe in tavola, oppure
si sono ridotte a farsi pagare il lavoro in alimenti (33 per cento) o hanno venduto beni patrimoniali per procacciarsi qualcosa da mettere sotto i denti (20 per cento).

TUTTO TROPPO CARO

Stando sempre ai risultati dello studio, il problema non pare essere tanto la scarsità di cibo disponibile, quanto la difficoltà di comprarlo. Sette intervistati su dieci hanno riferito di non poterselo permettere per via dei prezzi ormai usciti dalla loro portata: a causa di questi lunghi anni di crisi il 37 per cento dei lavoratori ha perso il posto o la propria impresa.

Foto Ansa

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