
Nel programma di Bayrou c’è «la volontà personale di ognuno»
In attesa di uscire allo scoperto il 2 maggio, quattro giorni prima dell’ultima tornata delle elezioni presidenziali francesi, Francois Bayrou, leader del Movimento democratico, ha inviato una lettera ai due candidati. Il 25 aprile monsieur Hollande e monsieur Sarkozy – il primo capo dei socialisti, il secondo dei gollisti – si sono visti recapitare una missiva che invitava a tenere presenti i valori del partito di centro, che ha acquisito una percentuale importante di voti (9,1 per cento) e che si trova nell’imbarazzo di non saper chi scegliere. Da una parte, la figura un po’ burina di Sarkozy tenuta a bada dall’estremo rigore matriarcale di Angela Merkel, allontana il centro dall’esponente di destra. Attorno alla figura dell’attuale presidente della Francia si fiuta un certo malcontento, ma i centristi potrebbero tapparsi il naso e mettere la x sul “meno peggio”. Perché dall’altra parte Hollande, con le sue critiche alla Germania, ora smorzate e cavalcate da Sarkozy, e i suoi valori da “sinistra illuminata”, non sposa completamente i progetti di Bayrou.
Ma allora i centristi voteranno ancora Sarkò? Prevenire è meglio che curare, per questo Bayrou scrive nella lettera i temi che stanno al cuore dell’animo moderato: lotta al deficit pubblico, incremento della produttività, moralizzazione della vita pubblica, unità nazionale all’interno dei progetti europei. Ma il leader dei MoDem non vuole negare a nessuno la libertà di voto, e alla fine della lettera aggiunge un comma: «È una questione di volontà personale oltre che politica».
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