
Nel deserto dell’umano
Portland sta nell’Oregon, che è lo stato degli Usa più liberal, che considera la California conservatrice. Qui, libertà, vuol dire assenza di legami al punto che il 75% – 80% della popolazione si dichiara non legato ad alcuna religione, e l’eutanasia o morte assistita è legge dello Stato. Lo sparuto 8% di cattolici è in gran parte diviso tra etnie, tra ultraliberal e ultraconservatori. Ma qui, venerdì 19 luglio, avviene un piccolo miracolo. Padre Jerry di Rochester presenta il libro Il rischio educativo, di don Luigi Giussani. Sono venuti in 60, chiamati dai partecipanti alla Scuola di Comunità nata intorno a Sergio Villotta, ingegnere arrivato un anno fa per lavoro, la famiglia Lynch, il cui figlio è seminarista alla San Carlo a Roma, Rebecca ex militante comunista. Alla fine della brillante presentazione di un’ora e mezza si assiste ad un fuoco di fila di domande a cui partecipa stupito l’arcivescovo (ci aveva detto: «qui è come all’Areopago di Atene per San Paolo»). Nessuno vuole andare via: nel deserto dell’umano una sete di conoscenza infinita, il desiderio di incontrare il volto di qualcuno che si aspetta e si conosce da sempre.
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