
Nel centrodestra c’è chi torna a parlare di unità. Augello (Ncd): «Facciamo una federazione con Forza Italia»
«Ncd deve portarsi avanti. Bisogna costruire una federazione con Forza Italia e altri partiti con cui condividere un’unica leadership». Andrea Augello, senatore di Ncd, uno dei più attivi collaboratori di Angelino Alfano, guarda a una grande federazione che metta insieme tutti i partiti di centrodestra. «Il nostro compito, come Ncd, non è soltanto ottenere una buona percentuale alle prossime elezioni europee, ma è creare un’alternativa al centrosinistra. Per farlo, dobbiamo unire le forze, non possiamo rimanere divisi». Augello porrà la questione al dibattito congressuale di Ncd. «In discussione è l’assetto comune del centrodestra non una strada da percorrere in solitudine. Il centrodestra non può rimanere diviso se vuole vincere alle elezioni nazionali».
Non teme che una federazione di partiti di centrodestra farebbe la stessa fine del Pdl?
Il Pdl nacque per altre esigenze e in un altro contesto politico. Fu peggio di una fusione a freddo, come si è visto con lo scontro tra Fini e Berlusconi. La classe dirigente del partito non era scelta con le primarie, dal basso, secondo un processo che dovrebbe coinvolgere, almeno per la leadership, milioni di italiani. Comunque per costruire la federazione non bisognerebbe parlare solo di classe dirigente ma anche di contenuti.
Quali dovranno essere?
Sarà frutto di un dibattito. Sicuramente servono nuove risposte adatte ai tempi. Non possiamo proporre contenuti che risalgono al 1993. Abbiamo sottovalutato troppe cose: a partire dalla crisi economica. Ovviamente dentro il perimetro dell’identità che da sempre contraddistingue il centrodestra e i valori che lo caratterizzano. Non si può per esempio, pensare di costruire una federazione sulla base dell’anti-europeismo e polemiche da campagna elettorale.
In cosa consisterebbe questa “federazione”?
Sarebbe una federazione a livello nazionale ed europeo, con una leadership comune e con la stessa classe dirigente, ma con la possibilità di mantenere una autonomia a livello locale. Il modello a cui bisognerebbe guardare è quello dell’Ump francese.
Anche l’Ump però sta soffrendo ed è molto divisa.
Certo, hanno dovuto sostituire Nicolas Sarkozy. Un compito non facile. E questo sta portando a una frantumazione. Il problema è che il centrodestra italiano, un Sarkozy, è lontanissimo da avercelo.
E come pensate di trovarlo?
Con la selezione della classe dirigente. Per questo bisognerebbe partire da subito a lanciare il progetto. Magari promuovendo movimenti civici che uniscano tutti i partiti di centrodestra nelle grandi città che oggi stanno soffrendo: Roma, Milano, Napoli. Tre metropoli dove la politica è in crisi. A Roma c’è stata un’astensione del 50 per cento alle ultime elezioni. Andando avanti così si rischia di travolgere il modello bipolare centrodestra-centrosinistra, regalando spazio a Beppe Grillo e al Movimento 5 Stelle.
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9 commenti
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Il centrodestra è Berlusconi, finito Berlusconi finisce il centrodestra. Che senso ha parlare di un nuovo centro destra, di una coalizione o di una federazione del centrodestra?
Forse che si possono definire di centrodestra i vari Mauro, Casini, Lupi, Formigoni, Alfano ecc. ecc. Questa è solo una riedizione della DC, con tutti i tanti difetti della DC , ma senza i pochi pregi della DC.
Lo scopo di queste persone è solo quello di giungere ad un accordo con Renzi e il PD per un quieto vivere per i prossimi vent’anni e magari puntare ad un partitone di centro fondendosi con il PD stesso ed emarginando le rispettive ali di destra e di sinistra. La palude insomma.
Se tutto quello che ci viene offerto è rappresentato da lor signori, per quello che mi riguarda, sarà molto difficile poter continuare a votare.
Non ti resta che cambiare bandiera, magari se ti sforzi puoi votare Grillo, lui si che ti ascolterà. Magari lo convinci a seguire le orme del pregiudicato numero 1 e invitati alle cene “eleganti” così poi lo accolgono in un bel hotel a 5 stelle che si chiama Mille sbarre. La sanno bene cos’è il bunga bunga!
quale destra? Perchè, questi figuri sono di destra?
Beh, effettivamente, una riunione tra il partito del condannato per evasione e l’ aspirante condannato Formiga, tornerà a rappresentare molto bene l’ Italia che ci ha portati a livello del’ Uganda.
Dato che Tempi si dimenticherà di informarvi, al Furmigun gli hanno appena bloccato beni per 49 Milioni!!! , Ecco un’ altro che con la politica “non ci ha perso”.
Certo, caro Gionni, che magra figura ! Dico io, magari un interventino per scusarsi con Tempi ?
Nella vita reale sei sempre così acido e prevenuto ? Povera moglie ! Condannata anche lei !
Non aiutano nemmeno le parole di Toti che ieri ha paragonato Alfano a un cagnolino “sbaierino” e ringhioso, clamoroso autogol visto che in FI c’è un cerchio magico pieno di cagnolini scodinzolanti.
Non aiuta poi il fatto che nessuno ha mai osato fare qualche riflessione sull’ultima disastrosa esperienza di governo Berlusconi quando, nel 2008 pre Fini e con maggioranza bulgara non ha mosso un dito per fare le stramaledette riforme, abolizione del bicameralismo perfetto su tutte.
Non aiuta il fatto che si sottovalutò clamorosamente la crisi economica e non si fece nulla per porre rimedio riducendosi poi al pareggio di bilancio (cambiale firmata dal governo Berlusconi) lacrime e sangue fattoci pagare in seguito poi da Monti di cui si può dire tutto il male ma non si può dimenticare che ha saldato debiti contratti da altri.
6 milioni di voti persi su 13 e la faccia salvata grazie ad una campagna elettorale inetta di Bersani e una grandiosa di Grillo che ha spolpato Lega Nord e sottratto moltissimi voti anche al PD.
Non aiuta nemmeno la mancanza di spirito critico e la “deificazione” di stampo cubano di Berlusconi: è sempre colpa di altri, Casini, Fini, Tremonti, Alfano…… mai un dubbio sul “lider maximo”…. il quale ci ha messo anche del suo per rendersi ridicolo agli occhi del mondo con comportamenti personali e frequentazioni imbarazzanti.
Primarie, rottamazione di adulatori zelanti, un minimo di spirito critico: non serve altro.
il centrodestra è ormai una brutta copia del centrosinistra, basti vedere le loro posizioni su tanti temi importanti.
Il problema è la leadership ormai B è un fantasma. Il fuori onda di Toti e Gelmini ci fa capire quale è la realtà in FI ormai allo sbando totale, senza idee senza una linea politica.