Nati i gemelli figli dell’eterologa. Registrati all’anagrafe, fine della contesa?

Di Redazione
08 Agosto 2014
I bambini sono stati registrati all'anagrafe con il cognome del marito della mamma gestante. «Abbiamo bisogno di serenità e di capire che siamo una famiglia»

Appena nati, subito registrati all’anagrafe, i “gemelli del Pertini” sono un maschio e una femmina. Il parto è avvenuto a sorpresa, in anticipo rispetto alla data di termine della gestazione, fissata per il 12 agosto. «Siamo contenti. Molto contenti: i nostri figli sono nati, stanno bene e li abbiamo già registrati all’anagrafe. Nessuno potrà più toglierceli». Sono queste le prime parole della coppia che li ha dati alla luce.

LONTANO DA ROMA. Il parto è avvenuto lontano da Roma, lontano dall’Ospedale Pertini dove è avvenuto lo scambio di embrioni, impiantati lo scorso 4 dicembre. «Nessuno potrà più toglierceli», ripete la coppia al giornalista della Stampa, che ha iscritto i due bambini all’anagrafe italiana con il cognome del marito della mamma gestante. In questo momento, per la legge, sono loro i genitori dei gemellini, nonostante non ne condividano il dna. Ma cosa deciderà invece il giudice?

RISARCIMENTO. L’udienza in tribunale, per rispondere al dilemma che si era sollevato attorno ai due bambini (di chi fossero, dei genitori genetici o della donna che li ha portati in grembo) era stata fissata proprio per oggi, ma il parto (volutamente anticipato?, si chiede già qualcuno) ha scombussolato le carte. La decisione del giudice era stata sollecitata dalla coppia “biologica”, con la motivazione che quei due bambini sarebbero assomigliati a loro in tutto e per tutto. La madre che ha portato a termine il parto ha chiesto invece serenità: «È arrivato il tempo di essere una famiglia. Ci rendiamo conto della sofferenza dell’altra coppia. Avevamo chiesto loro un incontro, ma non ci hanno risposto». Entrambe le coppie hanno comunque chiesto all’ospedale responsabile un risarcimento milionario per questa dolorosa vicenda.

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40 commenti

  1. Valentina

    Io sono sempre stata favorevole alla fecondazione omologa per aiutare le coppie che non riescono ad avere figli. Ma ora, vedendo gli errori che si possono commettere e soprattutto dopo questo caso drammatico, sto cominciando ad avere qualche dubbio.

    1. Ale

      Valentina magari fosse così semplice. I bimbi se la coppia ci rinuncia andranno in adozione ad una terza coppia. Ma questo nessuno lo capisce e tutti a dire “per me deve essere così, sono mostri ed egoisti” e puntare i piedi e l’indice contro. La legge e’ chiara. In caso di disconoscimento di paternità e maternità il minore viene dichiarato adottabile. E le liste delle coppie adatte all’adozione non sono modificabili come pare e piace. Entrambe le coppie stanno vivendo un momento difficile. Non penso che sia felice anche la coppia che li ha messi al mondo . La “restituzione” invocata se fosse legalizzata aprirebbe la porta all’utero in affitto. Inoltre ripeto nessuno può dire con certezza che nell’utero della madre biologica avrebbero avuto le stesse chance di svilupparsi fino al completamento di gravidanza. Comunque Tempi.it e company stanno riuscendo nel loro intento di demonizzare anche la PMA omologa. Complimenti.

      1. Valentina

        Ok, Signor/Signora Ale, mi arrendo.

  2. filomena

    @ Valentina
    Lei è stata chiarissima fin dall’inizio. Il problema è che il suo pensiero non è il “verbo” e non può essere imposto dall’alto della sua verità. Le ricordo poi che non è assolutamente vero che necessariamente tutto quello che è naturale è anche da considerarsi cosa buona e giusta. La natura alle volte come dire…tanto per restare in tema, è matrigna e anche la scienza commette spesso errori.
    Se cosí non fosse non esisterebbe l’infertilitá a cui la PMA cerca di porre rimedio.
    Quindi prima di emettere sentenze così definitive forse sarebbe meglio pensarci due volte.

    1. Valentina

      Signora Filomena, non sono così idiota o così folle da pensare che il mio pensiero sia il “verbo” e che debba essere imposto dall’alto della sua verità. Quindi non vedo dove sia il “problema” che dice lei. E non mi sogno nemmeno di emettere sentenze. Ma per chi mi ha presa, scusi? Ha proprio sbagliato persona, glielo garantisco. Sono ben lontana dall’opinione negativa che lei si è fatta di me in così pochi scambi di messaggi. Io ho semplicemente espresso il mio personale parere su questa vicenda e ho spiegato come mi sarei regolata in questo caso. Tutto qui. Quindi, prima di emettere giudizi così affrettati su una persona che non conosce sicuramente farebbe meglio a pensarci duecento volte. Distinti saluti.

  3. michele

    Geni o non geni, il bambino percepira come madre colei di cui ha ascoltato il cuore in gravidanza e che lo ha allattato.

    1. Valentina

      Infatti in India una donna ha allattato un vitello e l’animale credeva che quella donna fosse sua madre. Se gli embrioni da cui sono nati i due gemelli fossero stati impiantati per errore in un esemplare di elefante femmina, sarebbero suoi figli e dovrebbero restare con lei? Ma per favore! Gli uomini commettono errori spaventosi, ma la scienza non sbaglia, i geni non sono una barzelletta. Quei gemellini hanno i geni di una coppia ben precisa, sono figli di quella coppia e di nessun’altra. Trovo mostruoso il comportamento dell’altra coppia che sta letteralmente rubando i figli ai veri genitori col supporto di una legge disumana.

      1. Ale

        @Valentina non hanno rubato un bel niente. Avere embrioni in laboratorio non si traduce automaticamente in “Bimbo in Braccio” , come vanno sostenendo coloro che criticano la PMA sostenendo che si uccidono esseri umani. Nella poveretta, che suo malgrado ha donato, potevano non attecchire ovvero riuscire ad ad inglobarsi nell’endometrio e svilupparsi . Ci sono donne che producono ovociti bellissimi ed embrioni bellissimi che però non si traducono in gravidanze e questo e’ inspiegabile ma accade di frequente. Inoltre per legge e’ madre chi partorisce. Se la coppia che li ha partoriti avesse dichiarato di non volerli sarebbero andati in adozione alla prima coppia in lista per le adozione su territorio. Tu avresti voluto questo?! I genitori biologici non potevano essere i primi in lista per un’adozione perché ci vogliono mesi se non anni per divenirlo. Avresti voluto dare i bambini a una terza coppia?! Sarebbe accaduto questo perché non possono dire “tenete e’ roba vostra” perché non sono oggetti da scambiare e sarebbero incriminabili per utero in affitto. Questi aspetti sono legge e non si può vivere senza.

        1. Valentina

          Signor o Signora Ale, ho già espresso il mio parere sulla questione (ma non sono chiara quando scrivo?). Comunque, lo ribadisco: i genitori dei gemellini sono la coppia da cui proviene il materiale genetico, è da quello che sono stati creati gli embrioni. E questa è scienza, non è solo la mia opinione. Il DNA conferma. Se fossi al posto di quella coppia, vorrei indietro i miei figli. L’altra coppia, di un egoismo e una crudeltà disumani, ha rubato i figli ai veri genitori con l’appoggio di una legge ingiusta che non tiene conto della realtà scientifica. Non capisco come facciano a guardarli nella culla sapendo che di loro non hanno niente. Non so come possano sentirsi tranquilli sapendo che la loro felicità è la disperazione dei veri genitori. Il “padre” anagrafico, poi, è un perfetto estraneo per queste creature. Un domani quei bambini chiederanno ai “genitori” perché non somigliano minimamente né a loro né a nessuno della famiglia e potranno esserci dei problemi. La natura si riprende sempre ciò che le è stato tolto. Quei bambini sono figli della coppia biologica, che ora è nella disperazione più profonda e ingiusta. Al posto della donna che li ha portati in grembo e partoriti per un grave errore, li avrei restituiti subito ai veri genitori, non avrei mai potuto impossessarmi dei figli altrui. Mi dispiace, Signor o Signora Ale, per me questo comportamento è mostruoso. Spero di essere stata chiara, finalmente. La saluto.

  4. Valentina

    Io do ragione ai genitori biologici dei due gemelli: sono loro i veri genitori e devono riavere i loro figli. Il fatto che l’ospedale abbia commesso un errore gravissimo non cambia la realtà: i bambini sono figli biologici, legittimi e indiscutibili della coppia da cui proviene il materiale genetico. L’ospedale dovrà giustamente pagare per l’errore commesso, ma questo errore non devono pagarlo anche le vittime, i genitori biologici e i loro figli. La legge è ingiusta, crudele e disumana, esattamente come l’altra coppia che, pur sapendo la verità, è decisa a negare quei bambini ai loro veri genitori. Io non potrei mai sentire come mio un figlio altrui, soprattutto sapendo che alla base c’è stato un errore. Allo stesso modo mi opporrei con tutte le mie forze a farmi negare e portare via il mio vero figlio per colpa di una legge ingiusta, crudele e disumana. Sono assolutamente dalla parte dei genitori biologici, gli unici veri genitori dei due gemelli.

    1. giovanna

      Sì, anche io la penso come Valentina , come madre e come figlia.
      Certo, che non si può fare a meno di notare che questa storia deriva dal trattare i figli come oggetti.
      Ci vorrebbe un atto di generosità della donna che li ha portati in grembo, di riconsegnarli ai genitori, per il bene dei bambini .

      1. Nino

        cioè i due genitori che hanno voluto quei figli e li hanno visti nascere dovrebbero “cederli” agli involontari donatori? Se io fossi nei loro panni, non ci penserei proprio. Egoista? forse, ma non lo siamo tutti? Se il destino (o una entità superiore) ha deciso che nel grembo di quella madre invece che il proprio ovulo fecondato ci andasse un altro ovulo, questo non cambia le cose.

        E comunque la loro vittoria è stata proprio di farli registrare all’anagrafe come loro figli. Conoscendo la giustizia italiana, quando tra 10 anni finalmente da un punto di vista legale questa vicenda sarà conclusa, questi bambini saranno (spero) cresciuti per 10 anni in una famiglia e la realtà non potrà essere più cambiata.

        Capisco ovviamente la posizione dei genitori genetici, ma suggerirei loro di mettersi l’animo in pace e di riporvare

        1. michele

          il bambino percepira come madre colei di cui ha ascoltato il cuore in gravidanza e che lo ha allattato.

      2. Valentina

        Ben detto, Signora Giovanna. Questo è proprio ciò che io farei, se fossi al posto di quella donna. E non si tratta di un “atto di generosità”, ma di un atto di giustizia: quei bambini non sono suoi, tanto meno del marito, che non ci ha messo niente. Io restituirei subito i figli ai veri genitori.

    2. Nino

      @Valentina: prova a metterti dalla parte della madre biologica e rispondi francamente: tu tranquillamente rinunceresti a due creature che hai tenuto in grembo avendole volute e desiderate? Io no!

      1. Valentina

        Signor Nino, credo di essermi espressa chiaramente, a lei non sembra? Comunque, ripeto: io do ragione ai genitori biologici dei due gemelli. Non posso stare a ripetere le mie motivazioni. Rilegga quanto ho scritto, a me sembra di essermi spiegata abbastanza.

  5. filomena

    Dopo la sentenza che ha stabilito che i gemelli sono figli della donna che li ha partoriti secondo quanto previsto dalla normativa italiana, si è in aggiunta formata una corrente di pensiero che personalmente non trovo sbagliata, la quale nel rispetto della piena trasparenza nei confronti dei gemelli, sostiene che in qualche modo la genitorialitá non dovrebbe essere esclusivama condivisa tra i genitori biologici e quelli genetici in un discorso di famiglia allargata che potrebbe essere assimilato a quello dei figli di genitori divorziati e poi risposati. Io credo che l’unica cosa che veramente non si dovrebbe fare è nascondere la verità a questi ragazzi fin da subito affrontando la questione nei modi a loro comprensibili in funzione dello sviluppo delle capacità cognitive con l’obiettivo di renderli consapevoli che la loro situazione va vissuta come arricchente e non penalizzante solo perché la società fino a qualche decennio fa ha preso in considerazione solo la famiglia tradizionale e se dovessero essere discriminati per esempio a scuola per la loro condizione bisognerebbe dire loro di rispondere che alla fine i fortunati sono loro ad avere 4 genitori che li amano invece di due.

    1. michele

      Occhio ad allargare troppo. I bambini hanno bisogno di punti di riferimenti precisi.

    2. michele

      I bambini hanno bisogno di punti di riferimenti precisi.

    3. michele

      Le famiglie allargate danno punti di vista precisi solo nei Cesaroni.

    4. michele

      Assolutamente irreale ed irrealistico.

    5. Sebastiano

      A parte la lugubre procedura di indottrinamento (che naturalmente se ne impippa del punto di vista del bambino, non sia mai che un giorno voglia sapere chi è suo padre e sua madre) non capisco perché allora limitarsi a quattro genitori. Io direi almeno otto. Se quattro è meglio di due, allora otto è meglio di quattro.

    6. Nino

      non sono d’accordo, già è complicato per una coppia decidere per i propri figli (e di decisioni, piccole e grandi, ce ne sono da prendere ogni giorno) figuriamoci per un quartetto assortito solo dalla sorte. No, io ritengo che questi bambini abbiano diritto ad avere una coppia di genitori, e che la scelta meno penalizzante per i bambini è che questa coppia di genitori sia quella che l’ha iscritta alla anagrafe. Starà a loro decidere i tempi ed i modi per far partecipi i figli di quello che è successo

  6. Ale

    Questo e’ stato un errore del sistema sanitario e come tale va trattato. Come gli scambi dei neonati nelle culle, sono cose gravi che accadono dove ci sono dei buchi nel sistema organizzativo, fretta e superficialità. La coppia ha reso noto il fatto, a suo tempo, perché pensava che i suoi/o fosse nell’utero di un’altra e certamente volevano i propri, con scambio dopo la nascita. Anche se questo non è legale. Ma quando hanno saputo che i propri non avevano attecchito in utero e l’altra donna non era incinta se li sono tenuti. Quindi era giusto quello che voleva fare il giudice dichiararli adottabili. Questo perché le coppie non hanno firmato per una PMA eterologa ma per una PMA omologa. Quindi in termini di legge i gemelli dovevano essere dichiarati adottabili. La coppia che ha avuto i gemelli era meglio se stava zitta visto che se li sono tenuti, senza creare tutto questo clamore e sofferenza nell’altra coppia. E poi anche se non vi piace ma la “Prima Eterologa” e’ molto molto antica…

    1. Sebastiano

      “Questo e’ stato un errore del sistema sanitario”

      No, questa è stata una delle conseguenze dell’ideologia del diritto al figlio a tutti i costi.
      Manco fosse un telefonino o un paio di scarpe.

      1. Ale

        Per un telefonino o un paio di scarpe non ti inietti ormoni due volte al giorno, non ti fai forare per aspirare gli ovociti e non ti fai dosi massicce di progesterone iniettato ed in ovuli, da renderti il fiato corto. Per non parlare dei nove mesi di chi li ha cresciuti. Sebastiano non parlare se non le hai vissute certe situazioni e NON ti devi permettere di paragonare un figlio avuto da PMA con un telefonino o un paio di scarpe.

        1. Sebastiano

          Chi non dovrebbe parlare sei proprio TU, soprattutto di fronte a quei bambini, rispetto ai quali vi dimenticate che sono persone umane che hanno diritti dei quali vi infischiate altamente.
          E non fare il finto offeso, oltretutto male informato: per un telefonino ci sono giovani che si prostituiscono, inghiottite dall’ideologia del “lo voglio a tutti i costi”, che poi è la stessa del “diritto al figlio”.

          1. Ale

            Ma cosa c’azzecca il telefonino con un figlio?! Poi sono una donna non un uomo. Ale vale per maschile e femminile. E se permetti chi si rivolge ad un Centro di PMA stai tranquillo che conosce bene “il valore” di avere un figlio. Non ti imbottisci di ormoni per “una voglia” . E questo lo so bene, purtroppo. Ma fatti un bagno a mare invece di ribollirti il cervello ed impara a rispettare TU gli altri. I bambini vengono scambiati per errore anche nelle culle dei reparti di neonatologia, le garze vengono lasciate per errore e distrazione. Sono errori e come tali devono essere trattati e risarciti. Inoltre non è dato sapere se nell’utero dell’altra donna, anche se madre biologica, si sarebbero sviluppati . Ci sono donne che pur producendo bellissimi ovociti ed embrioni non riescono a portare avanti la gravidanza, anzi nemmeno ad iniziarla perché, per cause ancora non conosciute, non si impiantano proprio per niente nell’utero e si perdono, morendo. Può darsi che la madre biologica sia una donna con tale situazione. Quindi dicendo che devono essere dati i bimbi all’altra coppia di fatto Ammettete L’Utero in Affitto. Giuridicamente in Italia e’ madre chi partorisce e la coppia che lo ha fatto “giuridicamente” non può dare un bel niente all’altra. I bambini andrebbero in istituto ed in adozione. Matematico. Se è questo che volete. Tra i due litiganti ne gioverebbe un terzo ovvero la prima coppia in attesa per un’adozione nazionale su quel territorio di competenza. E non è neppure fattibile il discorso di dare un bimbo per coppia. I bambini giuridicamente sono figli della coppia che li ha partoriti. E questo e’ un bene anche per i genitori biologici. Perché secondo me prima o poi la prima coppia si metterà in contatto con la seconda, se capiranno che ciò è per il bene dei bambini, altrimenti entrambe avrebbero perso i contatti con tali gemelli, se adottati da una terza coppia. Anche nel caso di scambi nella culla rimane il pasticcio giuridico. Perché di questo non parlate?!

          2. Sebastiano

            Vedo che continui a far finta di ignorare LA QUESTIONE: che è il nascituro/figlio/bambino, il quale ha diritto di essere trattato come un SOGGETTO DEL DIRITTO e non come un OGGETTO DEL DESIDERIO.
            Il resto delle tue considerazioni sono puro fumo negli occhi: il desiderio di maternità è cosa encomiabile e meravigliosa ma non può assurgere allo status di diritto né può in alcun modo sopraffare i diritti del nascituro.
            I casi estremi, che tanto vi piace citare, non sono il grimaldello buono per aprire tutte le porte dell’insensata ossessione del “lo voglio”.
            Il “valore di avere un figlio” (e in questa espressione la tua parlata ti tradisce) è immensamente inferiore al valore che è il figlio stesso in quanto inalienabile persona.
            EGLI NON E’ UNA “COSA CHE TI APPARTIENE”, alla stessa stregua di un cellulare o dell’ultimo modello di autovettura.
            E smetti di insultare.

          3. Ale

            Se c’è uno che insulta sei tu visto che continui a dire che le persone che si rivolgono ai centri PMA sono animate da superficialità e che considerano il figlio “un diritto” o “una cosa” senza minimamente considerare tutto il percorso compiuto di ricerca e di cure ormonali. Ma come fai a giudicare l’una o l’altra coppia ?! Giuridicamente e’ un pasticcio e lo sono anche i neonati scambiati per errore nella culla di un reparto di neonatologia. E guarda che non mancano i casi in proposito. Ma questi non suscitano sdegno e riprovazione. Il mio e’ stato un discorso più articolato per spiegare che la coppia che li ha partoriti al momento ha fatto bene a registrarli come propri perché non poteva darli all’altra coppia, in quanto illegale ovvero configurabile come “affitto di utero” e sarebbero finiti in adozione ad una terza coppia. Mi dispiace averti detto “del cervello che ribolle” ma sai non trovo giusto attaccare anche la PMA omologa per contrastare l’eterologa .

          4. Sebastiano

            “Ma fatti un bagno a mare invece di ribollirti il cervello”: no comment.

            La PMA omologa è certamente diversa dall’eterologa ma non è la panacea, soprattutto laddove si tace di embrioni scartati. O anche questi sono da considerare come inevitabili errori del sistema?

            Non ho detto che le persone che si rivolgono ai centri PMA sono animate da “superficialità”. Anzi ribadisco che “il desiderio di maternità è cosa encomiabile e meravigliosa ma non può assurgere allo status di diritto né può in alcun modo sopraffare i diritti del nascituro”. Dov’è l’insulto?

          5. Ale

            Usare un errore per dire che è tutto sbagliato ecco dov’è l’insulto . Infatti continui a generalizzare invece di parlare del caso in oggetto “lo scambio di gemelli del Pertini” scambio che si poteva realizzare anche nelle culle ovvero dopo la nascita con buona pace di tutti perché sarebbe rimasto sconosciuto anche ai genitori. Inoltre se i genitori biologici non capiscono che sarebbe pericolosa la rinuncia da parte dei genitori che li hanno partoriti e’ grave perché non possono scambiarsi figli come fossero merce dicendo prendi e’ roba tua, allora si che interverrebbe lo Stato Dichiarandoli Adottabili da una Terza Coppia. Ma come si fa a non capire questo?! Ed insistere dicendo devono essere “dati” ai genitori biologici. E’ chi parla così che tratta questi bambini come oggetti. E trattare il caso per criminalizzare la PMA e’ l’ennesimo tiro basso. Non si fanno leggi sull’onda delle emozioni e dei casi estremi. La sensazione e’ invece questa ovvero di voler proibire tutto anche l’omologa da parte di alcuni .

          6. Sebastiano

            Vedo che continui ad evitare il problema principale, fra l’altro mettendomi in bocca cose che non ho mai detto. Pensavo che leggessi quello che ho scritto ma mi illudevo. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Stop

          7. Ale

            Caro Sebastiano tu come altri che leggono Tempi.it hai la presunzione di dire che chi si rivolge alla PMA considera “Oggetti del loro Desiderio i Figli” ed invece chi li ha naturalmente non li considera oggetti di desiderio. Questo e’ offensivo e sei a Tu che non lo capisci . Inoltre come altri hai strumentalizzato questo caso di scambio di gemelli per condannare in toto la PMA che in questo caso doveva essere omologa. Stop.

      2. cecilia

        La fecondazione assistita aiuta a curare una malattia, un incapacita’ piu’ o meno grave, aiuta la natura a fare il suo corso. Ben altra cosa e’ l’eterologa dove la natura del processo e’ viziata all’origine e ne viene stravolto completamente il senso. La genitorialita’ cosiddetta sociale dovrebbe prevalere qualoraquella genetica non sia possibile…a in queto caso cisono due genitori genetici che questi due bimbi li riconoscono come propri e li vorrebbero. Il bene dei bimbi e’stare con loro, il loro diritto e’quello diricongiungersi alla loro famiglua naturale. Questo e’ una vergogna autorizzata dallo stato…solo in italia poteva succedere una cosa del genere. La lorenzin invece di andare in ferie doveva mettersi una meno sulla coscienza e cercare una soluzione diversa. Lo stato ha fatto il danno lo stato deve riparare. Spero che il giudice che h apronunciato qursta assurda sentenza si renda conto del danno irreparbile che ha compiuto ai danni di quelle due povere creature quando si renderanno conto di essere stati strappati alla loro vita, alla loro storia.sono incommentabili gli altri due chiamiamoli genitori che si sono comportati in modo indegno

      3. milla

        La fecondazione assistita aiuta a curare una malattia, un incapacita’ piu’ o meno grave, aiuta la natura a fare il suo corso. Ben altra cosa e’ l’eterologa dove la natura del processo e’ viziata all’origine e ne viene stravolto completamente il senso. La genitorialita’ cosiddetta sociale dovrebbe prevalere qualoraquella genetica non sia possibile…a in queto caso cisono due genitori genetici che questi due bimbi li riconoscono come propri e li vorrebero. Il bene dei bimbi e’stare con loro, il loro diritto e’quello diricongiungersi alla loro famiglua naturale. Questo e’ una vergogna autorizzata dallo stato…solo in italia poteva succedere una cosa del genere. La lorenzin invece di andare in ferie doveva mettersi una meno sulla coscienza e cercare una soluzione diversa. Lo stato ha fatto il danno lo stato deve riparare. Spero che il giudice che h apronunciato qursta assurda sentenza si renda conto del danno irreparbile che ha compiuto ai danni di quelle due povere creature quando si renderanno conto di essere stati strappati alla loro vita, alla loro storia.sono incommentabili gli altri due chiamiamoli genitori che si sono comportati in modo indegno

  7. Bifocale

    Io prima difendevo a spada tratta queste pratiche indecenti e antiumane. Ma ormai mi sono convertito e difendo la vita e la dignità dell’ uomo.

  8. martino

    Pecunia non olet, risarcito e soddisfatto!?….Non credo abbiano capito in quale tunnel siano entrati.
    Auguri ai gemelli, gli unici innocenti in questa vicenda.

  9. Giovanni Cattivo

    Che schifezza la fecondazione artificiale! Soprattutto nella sua variante cornologa eterologa.

  10. tracy

    Con tutto lo stress e le minacce che ha ricevuto la madre in questo periodo era ovvio che nascessero prima, è già tanto che non siano nati prematuri e sottopeso…
    E ora che tutti li lascino in pace, dai media alla coppia che li contende ma che, comportandosi così con la loro madre mentre li aveva ancora in pancia, ha dimostrato di non curarsi del loro benessere e della loro salute.

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