Contenuto riservato agli abbonati

Natale in Terra Santa. «Dio si fa presente in questo mare di odio»

Di Giancarlo Giojelli
24 Dicembre 2023
In mezzo a distruzione e morte, i fedeli attendono l'arrivo del Bambino. «È tutto chiuso, c'è poco lavoro. Pregate per noi ». Viaggio a Betlemme
Betlemme, Chiesa della natività (Ansa)

Non c’è il grande albero di Natale nella piazza della mangiatoia di Betlemme, poche le luci, pochissimi i negozi aperti. Serrande chiuse lungo la via della Stella, quella che i Re Magi, secondo la tradizione, percorsero per arrivare a quella grotta dove risplendeva l’astro lucente dell’Oriente. Sulla piazza si apre solo un grande parcheggio che si riempie alla domenica per le celebrazioni liturgiche nel complesso della Basilica della Natività.
Tutto qui parla di attesa, ma il buio sembra circondare gli edifici religiosi. «L’attesa dell’arrivo di Gesù vive nei cuori di tanti - ci dice Elisabetta, cristiana ortodossa, nipote del vescovo greco -; la guerra la viviamo tutti, la parrocchia ortodossa di Gaza non esiste più, è stata distrutta dalle bombe, ma i nostri fratelli cattolici, latini, hanno aperto le braccia e il cuore a tutti».
Speravano di essere al sicuro in chiesa, ma i cecchini e gli obici dei tank hanno colpito anche lì. «Possiamo solo pregare che l’odio non sia l'ultima paro...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati