
ARTempi
Mostre – Il mondo dallo spazio è un’opera d’arte
Nadar quando inventò la fotografia non poteva pensare quanto oltre sarebbe andata la sua creatura. Dal bianco e nero al colore, dalle lastre alla pellicola, fino al digitale e ai cellulari, capaci di trasformare tutti in fotografi e di realizzare infiniti, e a volte soporiferi, album delle vacanze. Eppure, la mente artistica ha preso possesso di questo medium per raccontare al mondo la vità, la guerra, la cronaca e la quotidianità, in una maniera incredibilmente piena di sentimenti e di emozione. Un’alleanza più stretta con le potenzialità di internet era il passo successivo e si è concretizzato, in particolare, con la Web Landscape Photography. Si tratta di una particolare branca che utilizza le foto satellitari della terra per creare delle immagini sconvolgenti. E Max Serradifalco è il suo profeta.
Artista palermitano, graphic designer, si accosta alla fotografia come uno strumento per osservare il mondo, ma amplifica la dimensione e l’osservazione portandole a dimensioni cosmiche. Le mappe satellitare e gli occhi cibernetici attorno alla terra gli permettono un giro del mondo in meno di ottanta fotografie, spaziando di continente in continente nel tempo di un battito di ciglia. La possibilità di teletrasportarsi gli permette di capire l’arte della natura, ma ad un livello che fino ad oggi non era possibile. Adesso, con la tecnologia attuale, Serradifalco può ammirare le incredibili trasformazioni paesaggistiche che si sono formate nell’arco dei secoli. Il livello di dettaglio e la particolarità del risultato stupiscono per il risultato assolutamente inedito: fiumi che diventano serpenti, pianure che si trasformano in corpi, alberi che si fanno capelli fluenti, la natura si trasforma e propone di sè stessa una nuova immagine, una metamorfosi inaspettata.
Nessuna taroccatura digitale, non c’è photoshop che distorce a proprio favore. Serradifalco infatti racconta: “Amo definire il mio lavoro come un ponte che collega il Novecento all’era digitale. Ho sempre avuto una passione innata per la natura e la geografia. Osservo e quando colgo la bellezza nelle forme scatto, non ne modifico i contorni o i colori, ma lascio che tutti possano vedere quello che io ho stesso ho visto: il fascino straordinario della nostra Terra”.
La Fondazione Exclusiva a Roma nel quartiere di Trastevere fino all’11 Maggio presenta la mostra “THE VIRTUAL JOURNEY. Visioni satellitari”, scatti selezionati tra tre cicli di opere: Web Landscape Photography che raccoglie le prime visioni della terra osservata attraverso il satellite, E-ART-H nel quale Serradifalco ricerca assonanze tra i paesaggi del nostro pianeta e i capolavori dell’arte, e infine la raccolta Earth / Portrait dedicata agli scenari che ricordano tratti umani.
“ Fondazione Exclusiva si impegna nella promozione di giovani talenti ed è per questo che abbiamo deciso di mostrare, nella nostra sede di Roma, il viaggio di Max Serradifalco. Abbiamo accolto con piacere un progetto nel quale coesistono innovazione della tecnica, sensibilizzazione al rispetto ambientale e sperimentazione artistica” dichiara Fabio Mazzeo, presidente di Fondazione Exclusiva.
Il corpo orbitante artificiale attraverso cui Serradifalco osserva il mondo è un apparato in costante assimilazione di dati: due sono quindi gli occhi – quello del fotografo e quello del satellite – che si integrano grazie alle tecniche e metodologie post-telematiche. Ed è questa fusione tra reale e digitale, tra occhio e chip, tra cuore e big data, che determina la visione inedita su di un mondo che ci sembrava piccolo e che invece ha ancora tanto da svelare, anche se bisogna tenere la giusta distanza. Ma è un viaggio che non lascerà delusi.
THE VIRTUAL JOURNEY. Visioni satellitari, dal 20 Aprile al 11 Maggio, Fondazione Exclusiva, Via Giovanni di Castel Bolognese 81, Roma, dal Martedì alla Domenica, ingresso gratuito
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!