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Mostra – L’Europa astratta da Kandinsky a Malevič ci accoglie al Forte di Bard
Quando si parla dell’astrattismo europeo, i punti di riferimento a cui viene facile aggrapparsi sono due, che scalciano gli altri protagonisti, più che per bravura, per fama e fortuna: Wassily Kandinsky (Mosca 1866-Neully-sur-Seine 1944) e Kasimir Malevič (Kiev, 23 febbraio 1879 – Leningrado, 15 maggio 1935). Russi e duri, pionieri di un’arte altrettanto dura, ma con una grande forza spirituale. Voltate le spalle alla figura, e ancora lontani dalla passione per la matericità che verrà dopo, i pionieri dell’arte astratta si concentrano sui colori e sulle geometrie ancestrali. E’ Kandinsky il primo a sottolineare il nesso tra l’opera d’arte e la dimensione spirituale. Secondo la sua filosofia, il colore può avere due effetti sullo spettatore: uno “fisico”, basato su sensazioni momentanee, determinato dalla registrazione da parte della retina di un colore piuttosto che di un altro, e uno “psichico”, determinato dalla vibrazione spirituale attraverso cui il colore raggiunge l’anima. Provare per credere.
Malevič, dal canto suo, dipinge forme geometriche elementari, come il quadrato, la sfera, la croce, e da vita al movimento del Suprematismo: un’arte assolutamente non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale. E forse è proprio questo il bello dell’astrattismo: la sua capacità di stimolare all’ennesima potenza, partendo dalla più semplice e immediata osservazione, la mente dello spettatore, la sua sensibilità, la sua immaginazione. Il pubblico per la prima volta va davvero al di là di ciò che gli viene mostrato. Se è facile pensare al Creatore davanti ad angeli e santi, alla forza della natura davanti tramonti e mari in tempesta, all’unicità dell’anatomia umana – che pur segue le stesse regole – attraverso nudi e ritratti, quanto è facile lasciar andare il proprio spirito davanti ad uno stream of consciusness (flusso di coscienza) fissato su tela? Ancora una volta, provare per credere. E per vedere da vicino è possibile recarsi in Valle d’Aosta, al Forte di Bard, che ha appena inaugurato la mostra Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevič, che resterà aperta fino al 2 giugno 2015.
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