
Morsi peggio di Mubarak: con lui più denunce per “insulti al presidente” che in 112 anni di storia
Mohamed Morsi peggio di Hosni Mubarak, almeno per quanto riguarda i casi di giornalisti o scrittori denunciati per avere insultato il presidente. Sono i numeri raccolti dal Network arabo per i diritti umani a dirlo: nei primi 200 giorni di governo del presidente egiziano dei Fratelli Musulmani Morsi sono state denunciate ben 24 persone, nei 30 anni di dittatura di Mubarak ci sono stati “solo” quattro casi.
MORSI PEGGIO DI MUBARAK. La legge che condanna chi «insulta il re» è stata varata nel 1897: da allora al 2009, cioè in 112 anni, sono state denunciate 23 persone, mentre Morsi in soli 200 giorni ne ha fatte denunciare 24. In seconda posizione si colloca Re Farouk, l’ultimo re dell’Egitto prima della rivoluzione che restò al potere 16 anni e fece denunciare 7 persone.
“SUPER MORSI”. Il caso più eclatante è l’ultimo, riguardante il comico Bassem Youssef, denunciato per «avere minato la reputazione del presidente», crimine commesso durante una trasmissione televisiva in cui Youssef ha preso in giro Morsi in più di una puntata chiamandolo “Super Morsi” e parodiando i suoi discorsi pubblici, dopo che il presidente per fare approvare in fretta la Costituzione islamista aveva accentrato tutti i poteri dello Stato nelle sue mani, guadagnandosi a tutti gli effetti il nome di «dittatore» e «nuovo Faraone».
DEMOCRAZIA. Il rapporto ha rinnovato le critiche di molti avvocati per i diritti umani, che accusano Morsi di restringere la libertà di espressione. Forse, più che indicare l’effettiva minore libertà degli egiziani sotto Morsi e i Fratelli Musulmani, rispetto all’era Mubarak, il rapporto dell’Anhri indica l’attuale incapacità del presidente e dei Fratelli Musulmani di gestire il potere e di accettare un sistema democratico dove le critiche, anche poco gentili, possono essere espresse.
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