Moratoria temi etici. «Ora serve un governo unito di fronte alle sfide dell’economia e del lavoro»

Di Matteo Rigamonti
22 Luglio 2013
Intervista a Lorenzo Margiotta (Nuova generazione): «Non si può discutere di temi come l'omofobia in fretta e furia, senza un confronto ampio e aperto»

La proposta di legge sull’omofobia calendarizzata in Parlamento per i prossimi giorni, il cui primo firmatario è Ivan Scalfarotto del Pd, contiene disposizioni che, qualora dovessero essere adottate, sovvertirebbero la concezione della persona contenuta nella Costituzione. È per scongiurare questo rischio che il Pdl ha presentato la proposta di una moratoria sui temi eticamente sensibili: per rimandarne la trattazione ad un secondo momento, quando sarà possibile dedicarvi un’attenzione maggiore, dopo che l’emergenza lavoro e la crescita dell’economia saranno state affrontate e risolte. Due argomenti che, oltretutto, devono essere svolti dalla politica con maggiore urgenza che non quella richiesta per disciplinare i presunti reati di omofobia. A illustrare le ragioni della moratoria a tempi.it è Lorenzo Margiotta, uno dei firmatari della richiesta nonché responsabile di Nuova Generazione, associazione a carattere politico-culturale nata circa quattro anni fa. La proposta di moratoria è stata avanzata da Maurizio Lupi, Maurizio Sacconi, Mara Carfagna e Mariastella Gelmini al termine della Summer School della Fondazione Costruiamo il Futuro, cui hanno partecipato 400 giovani.

Perché una moratoria sui temi etici?
La ragione è semplice: la discussione su temi di simile rilevanza culturale non può essere affrontata acriticamente, in fretta e furia, senza che ci sia un confronto ampio e aperto sia tra le parti politiche che compongono la maggioranza sia all’interno degli stessi partiti.

Che cosa vi preoccupa di più?
Che qualcuno approfitti di un momento in cui l’attenzione della popolazione è rivolta ad altre questioni, sentite come urgenti per il bene del Paese come la crescita e il lavoro, per imporre unilateralmente una certa concezione della persona non in linea con i valori riconosciuti dalla nostra stessa Costituzione.

C’è anche una ragione di opportunità politica dietro la decisione di proporre una moratoria?
Direi di sì, c’è il rischio che divergenze e diversità di vedute possano degenerare, in un momento in cui invece è più che mai indispensabile che la maggioranza di governo sia unita e compatta di fronte alle sfide dell’economia e del lavoro.

La moratoria non mira a escludere i temi etici dalla politica?
No, il tentativo è proprio quello di evitare l’oblio, rimandando ad un secondo momento la discussione sui temi etici, seguendo le modalità e i tempi opportunamente richiesti da tali argomenti. Non è un caso che in Parlamento già siano stati presentati centinaia di emendamenti firmati da Pd, Pdl e Lista civica. Significa che una più attenta riflessione è richiesta.

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