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I conti tengono, i fondi non speculano più contro l’Italia

Di Rodolfo Casadei
11 Maggio 2023
Il 19 maggio arriva la nuova valutazione di Moody’s sul credito del nostro paese, ma nonostante le previsioni catastrofiste il rating non dovrebbe essere abbassato. Ecco perché le finanze italiane non sono messe così male
Moody's

Il 19 maggio si avvicina e con esso la prevista nuova valutazione di Moody’s a riguardo del credito dell’Italia, ma davvero non dovrebbe verificarsi l’abbassamento di rating prefigurato in un report prodotto dall’agenzia stessa il 25 aprile scorso. Che le finanze italiane siano messe meglio di quanto lasciasse intendere quel rapporto lo fa capire un solo semplice dato: i fondi speculativi hanno smesso di scommettere contro il debito italiano, cioè di puntare su un boom di rendimenti da titoli del debito pubblico italiano divenuti più rischiosi. Il valore totale delle obbligazioni italiane prese in prestito dagli investitori degli hedge fund per scommettere su un calo del loro prezzo è diminuito del 40 per cento in aprile rispetto a marzo. Tale valore aveva toccato il record storico di 46 miliardi di dollari nel novembre scorso, in forza dei timori suscitati dal risultato delle elezioni politiche del 25 settembre.
Lo spread non sale più
Un primo scossone si era avuto nel mese di agosto...

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