Molfetta, padre e figlio muoiono per un incidente sul lavoro

Di Chiara Rizzo
08 Aprile 2014
Due operai sono rimasti uccisi dalle esalazioni di una cisterna che stavano spurgando, un terzo uomo, figlio e fratello delle vittime è in gravi condizioni in ospedale
Il luogo dell’incidente a Molfetta

Questa mattina a Molfetta (Ba) due operai hanno perso la vita pulendo una cisterna di un’azienda specializzata in prodotti ittici. Le due vittime del drammatico incidente erano padre e figlio, Nicola Rizzi, 50 anni, e Vincenzo, 28: l’incidente ha coinvolto anche Alessio Rizzi, anche lui figlio di Nicola, che però è stato estratto vivo dalla cisterna.

I FATTI. I tre operai dell’azienda “Rizzi autospurgo” stavano ripulendo la cisterna della ditta “Ittica di Dio”. Dalle prime ricostruzioni fatte, il primo a calarsi sarebbe stato Alessio, che però sarebbe svenuto. A quel punto è intervenuto subito il padre, che lo avrebbe tirato fuori, ma nelle operazioni di soccorso Nicola Rizzi sarebbe scivolato anche lui dentro la cisterna, e dopo di lui anche Vincenzo, che avrebbe tentato di aiutarlo. I due sono morti per annegamento, dopo essere svenuti per le esalazioni. Alessio è stato ricoverato al vicino ospedale di Corato in gravi condizioni. Dopo un primo sopralluogo e in attesa del responso del medico legale, il pubblico ministero che ha eseguito una prima ricognizione del luogo dell’incidente ha spiegato che «potrebbe essersi trattato di un’imprudenza, perché gli operai probabilmente non indossavano una mascherina».

IL PRECEDENTE. Proprio a Molfetta, nel 2008, avevano perso la vita nell’azienda Truck center altri quattro operai, rimasti asfissiati da esalazioni della cisterna che stavano pulendo, con dinamiche molto simili a quelle dell’incidente di oggi.

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