
Miti spagnoli
Ha ridimensionato il mito della vittoriosa difesa repubblicana di Madrid nel ’36, ha smontato le leggende attorno alla strage di Bedajoz, ha smascherato l’enfasi propagandistica intorno al bombardamento di Guernica. Ma soprattutto ha proposto una chiave di lettura della guerra civile spagnola che ribalta la vulgata: non un’aggressione fascista contro la giovane democrazia progressista spagnola, ma l’inevitabile reazione della destra al disordine rivoluzionario diffuso da una sinistra che pure era salita al governo.
Pio Moa, giornalista e storico spagnolo proveniente dai ranghi dell’estrema sinistra, negli ultimi sei anni ha messo a rumore il panorama politico e culturale spagnolo e ha fatto il vuoto nelle classifiche dei libri più venduti. Al Meeting di Rimini avrebbe dovuto presentare la prima traduzione italiana di un suo libro, ma l’operazione ha preso ritardo. Tuttavia ha potuto offrire un’ampia relazione con lo stesso titolo del suo primo libro, Le origini della guerra civile spagnola, introdotto da uno dei suoi editori spagnoli, Josè Miguel Oriol di Encuentro. «La guerra civile spagnola – così ha introdotto il suo intervento – è uno dei miti del XX secolo». Aspettiamo di apprenderlo nella lingua di Dante.
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