
Mister Virgin, un filantropo hippie con la passione per le sfide impossibili
Avevamo lasciato Richard Branson intento a spiegare attraverso un video come rimorchiare a bordo dei suoi aerei. Il fondatore dell’impero Virgin, però, in questi giorni ha avuto la testa sulle rotaie più che in cielo. Le hostess della sua compagnia ferroviaria Virgin Trains hanno messo in atto una protesta contro le loro nuove divise che, a causa del loro tessuto particolare, sarebbero troppo trasparenti. La compagnia, per evitare altre agitazioni, ha offerto un buono da 20 sterline alle hostess, per l’acquisto di biancheria intima in grado di evitare trasparenze, e la storia si è chiusa con un lieto fine (ben diversa è invece la sorte delle colleghe della Turkish Airlines).
IMPERO. Ora Richard Branson può tornare alle sue mille occupazioni, per cui una giornata di 24 ore non è sufficiente. Che mister Virgin avesse lo spirito imprenditoriale se ne erano accorti tutti sin dalla tenera età. Da giovane il creativo studente non ne voleva proprio sapere di mettere la testa sui libri, ma il preside del suo istituto aveva già capito tutto: «O finisce in galera o diventa milionario». Ed effettivamente Branson non è finito dietro le sbarre ma è diventato uno degli uomini più ricchi del Regno Unito, dove ogni ambito commerciale respira la sottile intrusione del marchio Virgin, dai trasporti, alle carte di credito, dalle bevande, ai cosmetici sino alla musica, da cui tutto partì.
SEMPLICEMENTE RICHARD. Nonostante l’enorme ricchezza conquistata, mister Bronson è per tutti “Richard”: i suoi trentamila dipendenti, infatti, lo chiamano per nome e di rado lo vedono aggirarsi nei corridoi delle sue aziende in giacca e cravatta o in giro per feste glamour. Richard preferisce vestirsi come un hippie, tenere in apparente ordine la sua fluente chioma bianco-gialla, sorridere a tutti, dispensare consigli attraverso il suo blog, praticare sport estremi, fare beneficenza e lanciarsi in avventure impossibili, come l’esplorazione della Fossa delle Marianne o il primo viaggio galattico della storia. Di sicuro non ha nemmeno il tempo per annoiarsi.
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