Milan e Allegri puntano su 7 giovani per il 2012: ecco i nuovi Pato

Di Redazione
10 Luglio 2011
Il Milan riparte. La preparazione dei rossoneri inizia tra due giorni e alla prima squadra si aggregheranno sette giovani, tra i quali l'allenatore Max Allegri dovrà sceglierne tre per l'anno prossimo

Il Milan apre la porte alle giovanili e fa partire il casting mettendo in palio un premio ambito: la permanenza in prima squadra. Sette nomi si giocano questa speciale partita: Calvano (17 anni), Comi (19), De Sciglio (18), Fossati (18), Ricardo Ferreira (18), Rodrigo Ely (17) e Valoti (17). Sono loro i calciatori tra i quali Max Allegri dovrà trovare i due o tre da far giocare con Pato, Ibra e compagni.

Fra due giorni il Milan comincia la prima parte della preparazione, senza i nazionali impegnati in Coppa America (Pato, Robinho, Thiago Silva e Yepes) e con altri giocatori, come Strasser Oddo e Paloschi, che potrebbero andare in prestito a squadre minori. Allegri non vuole più di 25 giocatori in rosa.

I magnifici 7 sono 3 centrocampisti, 3 difensori e un attaccante. Calvano è una mezzala destra molto abile negli inserimenti, con e senza palla, alla Boateng. Comi è attaccante e arriva dal Torino: ha fiuto del gol ed è bravo di testa. De Sciglio è un terzino destro in grado di giocare anche a sinistra, con un’ottima tecnica e facilità di corsa. Un Abate in erba. Fossati è il Seedorf della situazione: ha buona tecnica e può giocare mezzala,  trequartista o regista. Ricardo Ferreira è il volto nuovo: portoghese nazionale under 19 e 20, è un difensore centrale fisicamente già fatto, con buona attenzione difensiva. Il Milan l’ha prelevato dal Porto vincendo la concorrenza dell’Inter. Valoti arriva dall’AlbinoLeffe, dove ha giocato trequartista o esterno d’attacco; è molto tecnico, il progetto del Milan è farlo diventare una mezzala.

Con Merkel e Strasser sono un paio d’anni che il Milan ha deciso di tornare a puntare sulla Primavera. I primi risultati già si vedono, le prospettive per il futuro sono ottime. E Allegri ha dimostrato di sapere come gestire un gruppo che sa mischiare giovani e giocatori esperti. Senza contare, che con la recente sentenza sul Lodo Mondadori, la Fininvest non potrà investire molto su grandi nomi. Meglio scovarli.

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