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Il viaggio in Tunisia della premier Giorgia Meloni è stato accolto con interesse dai tunisini. A 12 anni dalla fallita "Primavera araba" la popolazione è divisa tra il disincanto per «l’aiuto occidentale» e la necessità di evitare di ricadere in una nuova dittatura. Il flusso di migranti in partenza dallo stato nordafricano si è ridotto rispetto ai picchi raggiunti nel 2022, ma la Tunisia rappresenta ancora il quarto paese per nazionalità dichiarata allo sbarco sulle coste italiane.
«L'Europa deve essere più flessibile sui visti»
Come sottolinea a Tempi Nabla Abid, giornalista della Radio nazionale tunisina, la popolazione si aspetta il sostegno dell’Europa a fronte di una situazione economica in continuo peggioramento. I tunisini sperano anche «in una maggiore flessibilità nell'ottenimento dei visti e rivendicano il loro diritto a viaggiare per cercare di migliorare la loro situazione». Inoltre, «ritengono che il governo debba lavorare in questa direzione per garantire loro il rispe...
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