La preghiera del mattino (2011-2017)

Meno preti pedofili, più capi scout gay e fumetti sadomaso. Il sesso «molto pop» di Repubblica

Preso da un incontrollabile raptus radical chic, stamattina il Correttore di bozze ha deciso che era venuto il tempo di aggiornare le sue convinzioni sessuali veterocattoliche e un tantino medievali. Così si è immerso nella lettura dell’unico inconfutabile corso di erotismo contemporaneo su cui possa contare il giovane d’oggi: la sezione spettacoli di Repubblica. Un’esperienza grandiosa. Ogni pagina una lezione di vita. In un sol giorno il Correttore di bozze ha imparato che:
1) ci voleva il documentario del regista americano Alex Gibney sui crimini pedofili di un prete del Milwaukee per «regalare la luce dopo le tenebre» (secondo le parole dello stesso Gibney, sempre sia lodato);
2) ci vuole Madonna, nel senso della cantante, per convincere i boy scout ad abolire il divieto di accesso agli educatori dichiaratamente omosessuali. All’uopo, spiega Repubblica, la signora Ciccone si è palesata «vestita con la tradizionale uniforme blu degli Scout of America al Glaad Media Award – premio che ogni anno viene assegnato ad una personalità omosessuale, bisessuale o transgender – invocando l’abolizione della norma»;
3) ci vorrebbe qualcosa per tenere assieme la morale sui preti pedofili e il fervorino di Madonna per i boy scout omosessuali. Ed è a questo punto che Repubblica introduce la filosofia del «Don Giovanni sadomaso», uno spettacolo teatrale molto priapesco, praticamente hard. Grazie al quale – titola il quotidiano – «Filippo Timi fa furore con il mito in salsa pop».

Dopo di che, al Correttore di bozze “in salsa pop” non resta che decidere se diventare un lupetto gay o un erotomane esibizionista. La luce verrà di conseguenza.

@Correttoredibox

SE NON ORA QUANDO?
Non succede di frequente che il pubblico decreti a teatro un successo così clamoroso: ogni sera tutto esaurito, repliche prolungate di una settimana (ora fino al 27 marzo) e poi ovazioni, risate, applausi a scena aperta, talvolta perfino esagerate e fuoriluogo.
Anna Bandettini recensisce il Don Giovanni hard di Filippo Timi in scena a Milano, la Repubblica

MOLTO POPP
Filippo Timi (…) è da settimane una superstar a Milano, interprete e regista di Il Don Giovanni al Teatro Franco Parenti (…) nero, sfrontato, pericoloso, molto pop, diventato in breve un “caso” sulla scena milanese.
Anna Bandettini, la Repubblica

TIRA PIÙ UNA FERTILE FANTASIA CHE UN CARRO DI BUOI
Ha richiamato spettatori illustri (dall’ex-ministro Passera a Valeria Bruni Tedeschi) e masse di ragazzi come raramente si vede a teatro (…). La fertile fantasia di Timi ha trasformato il seduttore impenitente Don Giovanni (Timi stesso, attore come sempre eccellente) in una sorta di fumetto live sadomaso e lo ha sottratto dal mito facendolo diventare un folle metropolitano.
Anna Bandettinila Repubblica

UNA CAGATA PAZZESCA
Seduto sul water (ma d’oro) (il Don Giovanni di Timi, ndr) disquisisce su Dio mentre defeca, si droga, si spoglia nudo, si mette sotto le gonne delle signore e non disdegna qualche tentazione gay.
Anna Bandettinila Repubblica

OGNI SPORCACCIONE È BELLO A MAMMA SUA
Lo carica perfino di motivazioni personali, con un inno finale alla mamma che poi sarebbe la sua, di Filippo Timi, raffigurata in un filmino fatto in casa proiettato su grande schermo.
Anna Bandettinila Repubblica

COSE CHE NEANCHE A DRIVE IN
E non mancano ironie e riscritture più o meno arbitrarie di certi personaggi: Donna Elvira (Roberta Rovelli) è più o meno una ninfomane, Donna Anna (Elena Lietti) una virago, Zerlina (Marina Rocco) una bambolina che confessa candidamente di preferire il cioccolato al fidanzato Ottavio, Leporello è un gay represso che bacia appassionatamente Ludovico il servo di Donna Elvira…
Anna Bandettinila Repubblica

SE NON FOSSE PER IL TITOLO SAREBBE UN PORNAZZO
Difficile dire il senso preciso di una lettura deviante, un tantino perversa, nei suoi esibiti riferimenti sessuali e che naturalmente non ha a che fare né con Mozart, né con Molière né con Kierkegaard e tutti gli altri Don Giovanni conosciuti.
Anna Bandettinila Repubblica

’NA SCHIFEZZA DI RARA INTENSITÀ
Ad alcuni momenti di intensità emotiva alterna una vena quasi grossolana, una riscrittura poco profonda o meditata, che pare frutto di capriccio con quel suo mettere in piazza un paesaggio interiore, fatto di lucida e divertente insensatezza.
Anna Bandettinila Repubblica

UN BUNGA BUNGA ELEGANTE
Ma quel che rende gustoso e ammalia il pubblico di questo buffo spettacolo è l’ambientazione, ricca negli spettacolari costumi di Fabio Zambernardi, veri e propri monumenti alla fantasia (su tutti i due cappotti di Don Giovanni, uno fatto con le capigliature delle donne amate, un altro con i loro vestiti) e nelle luci di Gigi Seccomandi.
Anna Bandettinila Repubblica

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