Il memoriale dei pompieri dell’11/9 ha la croce. Per American Atheist è un «simbolo alienante»

Di Elisabetta Longo
29 Agosto 2013
L'incredibile vicenda di un monumento in memoria dei caduti per la strage alle Due Torri di New York. Contestato da American Atheist, è difeso da un insospettabile capo pompiere

A Princeton, in New Jersey, è in corso un feroce dibattito su un memoriale per l’11 settembre. Scopo del monumento era ricordare i vigili del fuoco morti durante il crollo delle Due Torri, e invece si è innalzato un polverone religioso. L’associazione American atheist ha fermamente protestato per la presenza di una croce nel progetto del monumento.

TRAVE DI ACCIAIO. Nel progetto del memoriale, ancora non ufficialmente noto, dovrebbe essere inserita una sezione di una trave di acciaio del peso di quasi due tonnellate, proveniente dal World Trade Center, sulla quale è stata incisa una croce. Ad apporre il simbolo cristiano sono stati i saldatori chiamati sul luogo dell’attentato, nel 2001, impegnati nelle operazioni di estrazione dei cadaveri tra macerie e lamiere. Laddove trovavano il corpo di un vigile del fuoco, i saldatori incidevano con la fiamma ossidrica una croce. E così si è pensato che fosse giusto includere una di quelle travi in un memoriale per i vigili del fuoco.

“SIMBOLO ALIENANTE”. Ma American Atheist ha scritto al sindaco di Princeton, Liz Lempert, dicendo che avrebbero fatto causa contro il comune per la croce posta sul memoriale finanziato con fondi pubblici. L’avvocato dell’associazione ha detto: «L’intenzione di commemorare coloro che sono morti al World Trade Center è ammirevole e appropriata per una comunità, ma l’uso di un’immagine religiosa sarà gravemente offensiva e alienante per molte persone».

IL CAPO POMPIERE EBREO. Il canale televisivo Abc ha intervistato Roy James, capo dei pompieri di Princeton, che si è interessato del progetto del monumento. James, d’accordo con l’amministrazione comunale, ha fatto arrivare da New York la trave, per lui un simbolo della morte di tanti suoi colleghi.
James, come ha spiegato alla Bbc, è di religione ebraica: «Come ebreo, non mi dà fastidio. Non sono d’accordo a trasformare quella croce in qualcos’altro, una volta terminata la costruzione del memoriale».
Il responsabile dei vigili del fuoco ha spiegato che non è stata una sua scelta aggiungere una croce, che l’hanno presa così dal luogo dell’attentato, che non sarebbe giusto modificarla: «Non abbiamo preso una trave d’acciaio e vi abbiamo intagliato sopra una croce. Non abbiamo nemmeno chiesto di essere là in quel momento. Questo pezzo d’acciaio è arrivato a noi così».

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16 commenti

  1. giuliano

    il crocefisso dà fastidio a molti del tipo Emanuele Sarti, ed è curioso che un simbolo proprio a difesa dei deboli e riscatto per i poveri sia contestato da chi apre sempre la bocca per questi. Questo significa solo che i molti Emanuele Sarti strumentalizzano i poveri e vivono di questo, in poche parole sono comunisti ovvero una razza di vermi che prospera sullo sterco e la sua moltiplicazione

  2. Carlo

    @ Emanuele Sarti: Delle due l’una: o è stato introdotto il peccato di “accidità” (con due c), o magari hai voluto accusare Giacomo di accidia, senza sapere cosa sia. Secondo me è la seconda. Sei fantastico.

  3. Piero

    Hanno paura, ogni simbolo religioso li mette di fronte a qualcosa che ‘credono’ di avere rimosso,
    li costringe a pensare……. non si spiegherebbe altrimenti l’esistenza di associazioni come
    American Atheist o la nostra patetica UIAAR.
    Se io non credo alla favola di Cappuccetto Rosso, non ci credo e basta,
    non vado a fondare l’UIACR (Unione Italiana Anti Cappuccetto Rosso) e non rompo le scatole
    a chi ci crede………………………….

  4. Gmtubini

    Ricordo sommessamente a tutti i polemici che la croce non è solamente un simbolo di una religione tra le tante, ma ricorda, anche a chi non crede, che un innocente è morto ingiustamente.

  5. Alèudin

    le “fughe” delle piastrelle in cucina o nei bagni formano tante croci, gli amercan atehist consigliano l’uso della moquette, stanno studiando come risolvere il fatto che un uomo in piedi con le braccia aperte ricordi una croce.

    1. marzio

      Si, Aleudin,questi arriveranno a voler abolire anchen gli incroci stradali,il segno matematico + che evoca una Croce, o i cacciavite con la punta a croce. ecc…Sinceramente posso solo compatirli, loro ed i relativi sostenitori.

      1. Gmtubini

        In effetti l’urbanistica recente di molte città ricorda che i massoni che detenevano il potere hanno fatto molto per eliminare la croce anche dalle piantine stradali.

  6. beppe

    io capisco che questi ateisti vedano come il fumo negli occhi ogni simbolo religioso, mentre nel loro cuore non sappiamo cosa hanno inciso. ma se milioni di uomini liberamente hanno scelto di affidarsi e fidarsi di quei segni, loro vogliono imporre con arroganza e antidemocraticamente la loro visione anzi vogliono oscurare tutto per assoggettare tutti al loro dio nascosto, il denaro.

    1. raffaele

      sempre da agnostico. A me i simboli religiosi, qualsiasi essi siano, non danno nessun fastidio, anzi sono indicatori di un luogo che esige rispetto o perchè rappresentano un luogo di culto oppure perchè rappresentano un accadimento particolare che poi è la morte, la sofferenza, la stupidità umana. Non sono i simboli religiosi che danno fastidio, ma i comportamenti di certe persone legati ad essi, ad esempio gli integralisti islamici, senza nessuna offesa per l’islam e i suoi fedeli, che sono convinto abbiano portato a questo tentativo di porre un rimedio, anzi dei muri a difesa di una presunte libertà per tutti. Credo che ci dobbiamo fare un bell’esame di coscienza.

  7. Cisco

    Beh, la posizione del capo pompiere mi sembra un po’ pilatesca: “abbiamo trovato la trave già con la croce, che colpa ne abbiamo”? Sarebbe stato più onesto dire che la croce e’ il simbolo religioso della maggioranza dei pompieri, che è cristiana, e che è un simbolo pacifico che ha anche in valore laico, perche’ da’ un senso al dolore e alla morte. Per questo sul luogo non è stata incisa ne’ una stella di Davide, ne’ una Mezzaluna ne’ una squadra con compasso. E forse anche perché, con la fiamma ossidrica, era il simbolo più facile da incidere.

    1. claudio

      Ma anche perche’ a vedere una croce viene in mente che c’e’ morto qualcuno.
      Una mezzaluna incisa in una putrella e’ difficile che evochi un defunto.

    2. g.valori

      Non sono d’accordo, Cisco. Sai perché? Perché quel capo pompiere ebreo esprime un vincolo tra sé e la realtà molto più grande di una idea (seppure giustissima, infatti mi riconosco pienamente in quel che dici). Dice, infatti: <>. Come dire “non abbiamo fatto noi la realtà”, infatti dice anche : <>. Ciò che hanno impresso coloro che per primi sono andati ad estrarre i corpi dalle macerie: quello è il “dato” per lui. Quella trave con quel che c’è sopra, il segno di un vincolo tra sé e tutte le cose, anche la strage. Non si affanna a difendere una idea, un sentimento, un posizione. No; è bellissimo perché difende un “dato”, qualcosa che la realtà ti ha dato, come segno tangibilissimo (una trave d’acciaio!) di un “fatto”: la morte dei suoi compagni “accompagnata” dalla “pietas” di chi andava lì a soccorrerli.

      1. Cisco

        Può anche darsi che volesse esprimere quello che tu dici, magari dall’intervista intera emerge meglio che dalle poche frasi dell’articolo. Comunque le idee – a meno di non essere platonici – sono legate alla realtà, perche’ derivano dalla ragione, che e’ un dato. Altrimenti sarebbero ideologia.

        1. g.valori

          In accordo con te al 100%, come su quello che dicevi prima. Però emerge benissimo da quel poco che dice (e che non sono riuscito a copiare negli spazi vuoti…). E c’è un “prius” rispetto alla ragione: il fatto. La ragione non scandaglierebbe alcunché se non vi fosse qualcosa da…scandagliare, non ti pare? Mettiamola così: la realtà è l’arena, tu il gladiatore (munito dell’arma: la ragione); ti vengono incontro gli altri gladiatori (gli “altri”, appunto) e le fiere (i “fatti”). Che fai? La prima cosa che ti viene in mente è <> (ottima “idea”) oppure <> (riconoscimento di un “fatto”)?
          Con stima, Cisco.
          g.valori

          1. g.valori

            nelle virgolette mettici, rispettivamente: “appena divento sindaco abolisco questi giochi cruenti” e “ca..o, un leone!” 😉

          2. Cisco

            Sono d’accordo, volevo solo evidenziare che, proprio perché la ragione giudica dei fatti, va sottolineato questo aspetto di giudizio: non basta dire “la trave ci è arrivata già così”, perché non rende giustizia del fatto – appunto un fatto – che qualcuno ha espresso un giudizio di fronte a una molteplicità di scelte possibili (quante migliaia di travi c’erano a Ground Zero?), così come e’ stato un giudizio quello di coloro che hanno inciso una croce invece di un altro simbolo, alla luce della propria fede e ragione. Come un Gladiatore che di fronte alle fiere, potendo scegliere quale arma usare, afferrasse la prima a caso senza dare un giudizio su quella più utile allo scopo, per il semplice fatto che qualcuno gliel’ha messa a disposizione.

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