Melissa Bassi, la tragedia e l’esempio di Brindisi

Di Barbara Mennitti
24 Maggio 2012
Brindisi ha molti problemi. Ma anche gente solida. Mentre la stampa insisteva sulla pista mafiosa, si sono riversati in piazza. Nessuno si è barricato in casa

Melissa Bassi è morta a 16 anni, dilaniata dall’esplosione di una bomba mentre si preparava a compiere il gesto più ordinario per una ragazzina della sua età: andare a scuola. Altre cinque ragazze sono rimaste ferite e Veronica Capodieci, anche lei sedicenne, ha lottato a lungo fra la vita e la morte. Si è risvegliata, ma ha subìto una ricostruzione toracica e porterà per sempre i segni di quel tragico 19 maggio del 2012. Chi ha piazzato quell’ordigno facendolo esplodere a pochi minuti dal suono della campanella, cercava una strage. Una strage di ragazzine con lo zainetto in spalla e le mollettine colorate nei capelli. Ragazzine di Brindisi, che è tutt’altro che una roccaforte della criminalità organizzata. Su questo tratto di mare Adriatico non ci sono le sparatorie per strada e le guerre fra bande. La piovra non abita qui e anche la tanto evocata Sacra Corona Unita è un polipo che negli ultimi quindici anni ha perso molti tentacoli grazie all’opera di contrasto delle forze dell’ordine. Caso forse unico in tutto il Sud Italia. Brindisi ha molti e innegabili problemi. Anche di criminalità. Ma ha anche gente solida che non è abituata a sottomettersi a logiche mafiose. Prova ne è la reazione compatta dei brindisini. Che a poche ore dall’attentato, quando tutti gli organi di informazione insistevano sulla pista mafiosa, si sono riversati nella centrale piazza Vittoria. Nessuno si è barricato in casa o ha chiuso le imposte davanti alle telecamere; nessuno ha rifiutato un commento o ha nascosto il viso a un giornalista. Mentre scriviamo la mano assassina non è ancora stata individuata. Resta il dramma immenso di Melissa e della sua famiglia. E resta l’esempio di coraggio e di dignità di una cittadina adagiata sull’estremo lembo di terra del mare Adriatico. Una cittadina del Sud.

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.