
Meeting 2023. L’“amicizia inesauribile” di cui abbiamo bisogno

L’amicizia, assieme alla fede, è l’esperienza centrale della mia vita, quella per cui ho più gioito, sofferto, pianto, riflettuto, scritto. Non è un caso che il titolo del Meeting di Rimini di quest’anno (“L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”) sia una frase di don Giussani, scritta a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, in un testo dedicato allo Spirito Santo, cioè a Dio in quanto creatore e rivelatore dei legami che esistono tra le creature. Lo Spirito è poesia, arte, pensiero, creatività, natura.
Uno dei suoi doni più alti è l’amicizia, cioè la scoperta di una possibile compagnia gratuita che possono fare anche le cose, ma che raggiunge il suo livello più vero nel rapporto tra persone. L’amico è un altro io che mi accompagna verso il mio destino, a cui posso dire tutto e chiedere tutto, senza pretendere nulla.
È un dono “trovato”, non preventivato eppure segretamente atteso. Senza un amico la vita è vuota. Per dirla con un ossimoro: l’amico è un gratuito necessario.
Non voglio però qui continuare con delle mie riflessioni. Ho chiesto ad alcuni miei amici fraterni, credenti e no, ciellini e no, di raccontarmi cosa sia l’amicizia. Ecco le loro risposte su cui sto riflettendo e che, penso, possono essere utili anche a voi.
* * *
Mi scrive un ex calciatore:
«L’amicizia per me è pura condivisione. Condivisione di tempo, pensieri, emozioni, vita. Le ferite di un amico ci procurano dolore e le sue gioie ci riempiono di felicità. Con un amico siamo sempre noi stessi. Con un amico siamo felici nel dare senza aspettare di ricevere. Con un amico al fianco non importa altro, l’anima si riempie».
Un olimpionico del nuoto mi ha mandato questa riflessione:
«Quello che respiro nell’amicizia è la libertà di essere pienamente me stesso nei confronti della realtà che mi circonda, senza dovere calcolare niente. Stare in maniera semplice. Mi hai trasmesso la sicurezza che può passare anche attraverso un poveretto come me la testimonianza di Cristo. La bellezza scoperta e la libertà in cui mi sono imbattuto attraverso un abbraccio più grande del mio amore per me stesso… lo devo portare nel mondo. Ho ricevuto un’accelerazione».
Un ricercatore universitario mi ha scritto:
«Ci sono incontri che succedono quando meno te lo aspetti. Capisci dopo che si trattava di un momento decisivo della vita; incontri che portano dentro di sé una promessa di bene che ci accompagna sempre. È così anche per le amicizie più vere, quelle che hanno il gusto inconfondibile del destino. Ho incontrato inaspettatamente una persona che non conoscevo, se non forse di vista o per sentito dire, ho avuto la sicurezza che apparteneva alla mia storia da sempre: un tono di casa, una cordialità che significava sintonia e comunanza del cuore. Da quel momento è cominciata in modo inaspettato una grande avventura che mi porterà in luoghi e spazi sorprendenti. Un sapore di epicità che restituisce orizzonte alla vita dandole una dimensione eterna e profondamente umana».
Un amico spagnolo mi ha scritto:
«L’aspetto più decisivo dell’amicizia nella mia esperienza è questo: l’amico è un segno della preferenza di Dio nella mia vita. Ci sono rapporti inaspettati, persone donate con cui nasce una vera amicizia immediata attraverso la quale si riaccende l’esistenza. L’amicizia è un luogo di conforto e di rilancio, è la possibilità di condividere il valore del tempo e delle cose».
Mi scrive un musicista:
«Un famoso direttore d’orchestra anni fa in un’intervista disse: “Faccio musica per riempire un vuoto”. Da quando nella mia vita sono presenti amicizie di valore che mi conducono sempre a terre inesplorate, il mio far musica è proprio il contrario: “Faccio musica non per riempire un vuoto, ma per vuotare un pieno”. Così l’amicizia sostiene anche la fatica del lavoro quotidiano».
Questo è un ragazzo che ha appena fatto la maturità:
«Nel corso della mia vita l’amicizia si è continuamente rinnovata. Fino a qualche anno fa l’amico per me era un coetaneo con cui condividevo semplicemente il mio tempo. Oggi è qualcosa di più profondo. L’amico è una persona con cui condivido la mia vita. Non importa quanto tempo passi con lui, ma piuttosto come lo passi».
Questo è un ricercatore di Fisica:
«Se penso alle mie giornate, al mio incedere affannato, riconosco che ho un bisogno viscerale di una amicizia inesauribile, di alcuni volti fedeli, almeno di un volto fedele che non si stanchi di me. L’amicizia inesauribile di cui ho bisogno mi fa venire in mente le parole di Gesù: “Venite a me voi tutti che sie affaticati e oppressi e io vi ristorerò”».
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