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Su Startmag Francesco Damato scrive: «Eppure, nonostante il sospetto che alla luce di questo giudizio possano “apparire insincere” le parole di rammarico e deplorazione degli eccidi – ripeto – del 7 ottobre, e dei duecento ostaggi portati dai terroristi nei tunnel di Gaza, Mieli ha trovato “un eccesso di precipitosità” la richiesta delle dimissioni di Guterres avanzata dal delegato d’Israele. Siamo quasi al “ripudio dell’Onu” gridato con disapprovazione da Piero Sansonetti sull’Unità, che sempre di meno merita quella specie di scomunica levatasi, al suo ritorno in edicola, dai figli di Enrico Berlinguer, infastiditi anche o soprattutto dalle fotografie del padre riproposte ai lettori dal direttore. Cos’altro poteva fare e dire il delegato d’Israele, caro Mieli, dopo avere visto e sentito il segretario generale delle Nazioni Unite “giustificare”, come tu stesso hai convenuto, il terrorismo di Hamas? Che peraltro nuoce ai palestinesi, con l’aria di volerli difendere, ancor più che agli ...
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