I Burke sono bravi cattolici, quindi non possono adottare

Di Caterina Giojelli
18 Agosto 2023
Mike e Kitty sono pronti ad accogliere bambini di qualunque paese, malati o disabili, con fratelli e sorelle. Ma siccome credono in Dio e non nel vangelo arcobaleno, per il Massachusetts non sono idonei a diventare genitori
Mike e Kitty Burke
Mike e Kitty Burke (foto becketlaw.org)

Mike e Kitty Burke sono due sposi del Massachusetts molto innamorati. Mike ha servito il paese come Marine in Iraq, Kitty ha dedicato la sua vita a seguire e aiutare i bambini con bisogni speciali. Non possono avere figli, ma possono adottarli e amarli incondizionatamente: siamo disponibili ad accogliere bambini di qualsiasi razza, cultura, etnia, in particolare bambini malati o disabili, fratelli e sorelle, hanno spiegato avviando la domanda per diventare genitori adottivi nel 2022 attraverso il programma statale.

Una disponibilità totale più unica che rara, lo sanno bene gli addetti ai lavori, nonché contagiosa: i due seguono ore e ore di formazione, e sono state ore straordinarie per tutti i genitori presenti, ha assicurato il tutor che li ha seguiti, la presenza di Mike e Kitty è stata positiva, i loro interventi hanno arricchito il programma. Ecco chi sono i Burke: due brave, bravissime persone che non rincorrono il bambino ideale ma sono pronte ad accogliere figli reali senza alcuna riserva. E a cui lo Stato ha negato l’adozione.

I Burke sono cattolici, non possono avere figli Lgbt

La funzionaria del dipartimento per l’infanzia e la famiglia del Massachusetts che ha steso la relazione sui Burke ha notato infatti che «Kitty e Mike sono cattolici romani devoti e non solo frequentano regolarmente la chiesa, ma lavorano entrambi per le parrocchie come musicisti». Una volta, scrive il Wall Street Journal, «questo sarebbe stato un merito. Oggi è un’accusa. I Burke sono stati giudicati inadatti all’affido di un bambino». Per la funzionaria i Burke sono «persone adorabili», ma per quanto riguarda le questioni Lgbt, «la loro fede non è di supporto e nemmeno loro lo sono». La commissione del dipartimento ha pertanto concluso che i Burke «non apotrebbero accettare un bambino che si identificasse come Lgbtquia» e hanno respinto la loro domanda.

Ora i Burke hanno intentato una causa al tribunale federale, sostenendo che sia stato violato il loro diritto alla libertà religiosa, non solo di credere ma anche di esercitare pubblicamente la loro religione, garantito dal Primo Emendamento. A difenderli lo studio Becket, che ha già portato a casa numerose vittorie in fatto di libertà di credo e parola e che a rigor di logica (e Costituzione) vincerà anche questa causa. Ma il nocciolo della questione non cambia.

Quando vince l’amore perde la libertà

Perché i Burke, nonostante continuassero a ripetere che avrebbero amato e accolto qualsiasi bambino, indipendentemente dal suo orientamento sessuale e dalla sua lotta con l’identità di genere, sono stati tartassati con domande sulle “opinioni cattoliche” in materia di omosessualità, matrimoni gay e disforia? Perché a fronte di 1.500 bambini senza famiglia, attualmente “parcheggiati” negli ospedali visto che il Massachusetts Department of Children and Families non sa più dove metterli e non ci sono case e famiglie affidatarie sufficienti, lo Stato ha deciso che i Burke non possono adottare? Perché quando vince l’amore, perde la libertà.

Mike e Kitty hanno risposto ai funzionari che avrebbero continuato a mantenere le loro convinzioni religiose sul genere e sulla sessualità umana, ma siccome le loro convinzioni non sono sufficientemente progressiste e #lovewins, lo stato superliberal del Massachusetts ha deciso che non sono idonei a mettere su famiglia. Tradotto: si è realizzato quanto ciascuno dei quattro giudici contrari alla sentenza con la quale la Corte Suprema ha imposto a tutti gli Stati della federazione il riconoscimento del “same-sex marriage” nel 2015, aveva predetto nella propria dissenting opinion. Dal parere dell’allora giudice capo John G. Roberts («Si sollevano gravi problemi quando le persone di fede esercitano la religione in modi che possono essere percepiti in conflitto con il nuovo diritto», qui il discorso integrale) a quello del giudice Samuel Alito: «Presumo che coloro che si aggrappano alle vecchie convinzioni potranno sussurrare i loro pensieri nei recessi delle loro case. Ma se ripeteranno queste opinioni in pubblico, rischieranno di essere etichettati come bigotti e trattati come tali da governi, datori di lavoro e scuole».

I Burke discriminati a norma di legge contro le discriminazioni

L’intolleranza promossa dalla nuova ortodossia su sesso, matrimonio e genere ha già colpito in scuole, ospedali, campi sportivi, perfino a messa, operazioni di spionaggio e indagini dell’Fbi sono state condotte sui cattolici tradizionalisti e che seguivano le messe in latino trattandoli alla stregua di terroristi. Ora tocca ai Burke venire discriminati ai sensi della legge che vieta ogni discriminazione.

Come ricorda il Wsj, quando la Corte Suprema ha ordinato a ogni Stato di permettere e riconoscere il same-sex marriage «agli scettici è stato chiesto ripetutamente: che importanza può avere per voi se la Corte Suprema permette alle persone dello stesso sesso di sposarsi? Chiedetelo a Mike e Kitty Burke».

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