
Maschietti che si fingono trans per essere eletti con le quote rosa

Diciassette dei diciannove trans non sono trans, ma si sono dichiarati trans solo per essere eletti come donne. Lo scioglilingua serve a descrivere la paradossale situazione venutasi a creare a Oaxaca, Messico, nelle elezioni municipali e raccontata oggi sul Foglio.
Quando furono presentate le liste, le associazioni che riuniscono le persone transessuali avevano esultato per un numero così alto di candidati. Poi, l’amara sorpresa. Non si tratta di trans ma di furbi maschietti che, approfittando dell’articolo 16 della nuova legge che tutela le scelte di queste persone, si sono dichiarati donne così da aumentare le loro possibilità di essere eletti grazie alle quota rosa.
LA DENUNCIA. Oh-oh, qualcosa non torna. Quando si sono accorti dell’imbroglio, le associazioni si sono arrabbiate. «Si è identificato che 17 delle 19 candidature approvate non formano parte della comunità transgender», ha detto la leader Naomy Méndez. Da qui una denuncia alle autorità federali, che hanno avviato un’indagine.
La cosa verrà risolta con l’obbligo per i candidati di presentarsi non come un nome fittizio, coma è successo, e di dover fare campagna elettorale qualificandosi pubblicamente come transessuali davanti agli elettori.
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