
Maroni “ciellino”? Non esageriamo. Ma il suo programma è all’insegna della sussidiarietà
Maroni «ciellino»? Certo, la forzatura del titolo del Corriere della Sera Milano di questa mattina è evidente (“Maroni «strizza l’occhio» ai ciellini: più sussidiarietà”). Maroni non è di Comunione e Liberazione né il movimento di don Giussani può essere ridotto a un partito politico. Ma è certo che nella sintesi di un titolo, il Corriere abbia voluto riassume l’aspetto politicamente più rilevante della presentazione del programma leghista di ieri per la Regione Lombardia. (E sarà interessante sentire cosa ha dire all’incontro organizzato da Tempi “A cosa serve la politica?”)
Con 21 euro di spesa a cittadino, contro i 109 di media nazionale, la Lombardia è la regione più efficiente e meno costosa d’Italia. Una delle poche amministrazioni pubbliche della penisola che paga i propri fornitori entro 60 giorni. Così, anche nel suo programma, Maroni riconosce i meriti delle giunte guidate da Roberto Formigoni. Per il segretario della Lega, occorre proseguire sulla strada tracciata dal centrodestra in questi quasi 18 anni e promuovere il federalismo, con l’obiettivo di creare una macroregione del Nord che faccia da traino economico per il paese.
PERSONA E FAMIGLIA. In continuità con Formigoni, Maroni pone al centro la persona e la famiglia. La persona perché «misura della politica e dell’azione nello spazio pubblico». La famiglia perché «il posto dove la persona ha origine e sviluppa la sua naturale dimensione relazionale», che generando, curando, educando i cittadini, è fondamento vitale della società.
SUSSIDIARIETÀ E FATTORE FAMIGLIA. La sussidiarietà è il criterio con cui Maroni propone di aiutare la famiglia e valorizzare i compiti che già svolge, come «prima agenzia di welfare». Perciò intende sviluppare ulteriormente la Legge regionale sulla famiglia, con l’intento di «promuovere l’associazionismo, spingere maggiormente sulla costruzione di reti di auto mutuo aiuto, estendere l’applicazione del Fattore Famiglia lombardo», «valorizzare le politiche territoriali di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari e le reti di imprese che offrono questo tipo di servizi ai propri dipendenti». «Un intervento sulle tasse regionali, la revisione delle aliquote Irpef, con l’obiettivo di renderle più sostenibili per i bassi redditi e i nuclei famigliari più numerosi attraverso il Fattore Famiglia».
TUTELA DELLA VITA. Per il leader della Lega Nord, è necessario proseguire sulla strada del «sostegno alla natalità, alla maternità e alla paternità», «tutelare la vita in ogni sua fase», continuando l’esperienza del fondo Nasko e valorizzare i Centri di Aiuto alla Vita.
DOTE E BUONO SCUOLA. «Il sistema della dote, in tutte le sue forme» è «uno strumento fondamentale per l’istruzione, la formazione e il lavoro: dal Buono Scuola per la libertà di scelta educativa, alle varie forme di sostegno al reddito per le famiglie in difficoltà nell’acquisto di materiale didattico, al premio per gli studenti che hanno ottenuto i migliori risultati durante l’anno scolastico, fino ai voucher che garantiscono la possibilità di seguire corsi di formazione per disoccupati o inoccupati che vogliono rendersi “più spendibili” nel mercato del lavoro».
MACROREGIONE DEL NORD. Oltre alla continua riduzioni dei costi della “macchina amministrativa”, per migliorare i servizi, secondo Maroni, è necessario che la Lombardia faccia da traino per l’intero Nord e per l’Italia, attraverso una politica federalista, nel rispetto della Costituzione, grazie ad accordi con le altre regioni contigue, nei vari settori di competenza, chiedendo ulteriore autonomia allo stato centrale. La creazione di una macroregione del Nord, secondo il leader della Lega, favorirebbe il rilancio economico dell’Italia.
RIDUZIONE IRAP E IRPEF. Maroni propone una riduzione dell’Irap regionale, tramite apposite esenzioni. «Un azzeramento della tassa, in accordo con lo stato, per le nuove imprese, imprese che assumono giovani, neo-professionisti che avviano l’attività professionale, non profit e terzo settore, imprese a impatto ambientale zero, imprese turistiche, culturali e di valorizzazione del territorio, botteghe e negozi storici, aziende agricole e micro produttori locali».
RISCOSSIONE TRIBUTI. Il programma parla anche di una “devoluzione” nella riscossione dei tributi. Sarebbe più efficiente se effettuata dagli enti locali o tramite società o agenzie da essi incaricate, con in capo la Regione: Oltre alla maggiore capacità di recupero, ci sarebbe anche la possibilità di prevenire l’evasione e riconoscere chi evade per contingenza e versa in effettiva difficoltà. L’obiettivo è anche quello di ridurre sensibilmente i costi che gravano ancora sui cittadini e le lacune del servizio di riscossione nazionale.
SANITÀ. Anche in questo caso, si tratta di migliorare l’efficienza già elevata della sanità lombarda, il cui modello garantisce al paziente la libertà di scegliere dove curarsi, in strutture pubbliche o private, senza alcun aggravio di costi a suo carico. Seguendo il criterio dell’intensità della cura, sarà possibile differenziare la rete di offerta sociosanitaria e dunque migliorare i servizi e rispondere secondo i bisogni. Dalla fase acuta di alta specialità, esercitata dagli ospedali, alle attività di media e bassa intensità di cura svolte sul territorio, verranno promosse strutture di ricovero intermedie tra ospedale e domicilio o altri livelli di cura sanitari (riabilitazione) o sociosanitari (assistenza domiciliare, hospice, RSA).
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30 commenti
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Maroni farà politica “pro domo sua” e non andrà troppo per il sottile. Pur conoscendo le malefatte di Bossi, ha fatto il finto tonto aspettando tempi migliori, che sono giunti in prossimità delle elezioni come il cacio sui maccheroni. Ora sta a cavallo e si permette di condizionare Berlusconi, senza il quale farebbe il sindaco in qualche paesetto del varesotto.
Ma qualcuno riesce a spiegarmi seriamente cosa vuol dire “creare una macroregione che faccia da traino economico al resto del paese”? ma ve la immaginate la Lombardia che fa da traino a tutto il sud italia? Di tutte le idiozie che ho sentito questa e’ la piu’ divertente di tutte! Ma credete ancora a tutto quello che vi dice?
Votare il leader di un partito che propugna un localismo miope e senza visione, che , appena ha potuto si è’ allineato alle peggiori abitudini della politica, che bramava di controllare come gli altri qualche fondazione bancaria, che ha contestato quanto fatto di buono in Lombardia e dal governo nell’ultimo anno ecc….ma per favore!
Se Maroni si impegna a fare quel che dice, e se ne realizzerà anche solo il 50% ….. beh, avrò speso bene il mio voto !!!
Ma tra le cose che dovrà realizzare Maroni vi son anche i matrimoni in rito celtico, il culto al dio Po, la legge che consenta di sparare dagli elicotteri ai clandestini in barcone, la realizzazione di nuovi centri di “accoglienza”, il trattenere il 75% del reddito generato in Lombardia (ma la cassa integrazione e le pensioni dei lombardi a carico della fiscalità generale), lo smantellamento dello Stato Sociale e della solidarietà? Ma è lo stesso Maroni che per oltre 10 anni ha sostenuto il governo del cavaliere, quello la cui seconda ex moglie ha dichiarato in un’intervista di aver abortito al V mese (mentre era legalmente coniugata con il cav)? Loro si che difenderanno i valori non negoziabili (intesi come potere, denaro, privilegi, pensioni d’oro)!
W la coerenza!
Caro Giava, parlare a vanvera probabilmente al momento ti servirà come valvola di sfogo, ma poi se ripensi alle sparate che hai fatto , starai peggio di prima ! 🙂
Carissima redazione di Tempi! Da voi comunque non me l’aspettavo proprio!!! Vi siete venduti alla Lega per 30 denari alla Lega! Vi facevo meno versatili.
E tu, invece, Marco, a chi ti sei venduto ?
Questa è una toppata clamorosa. I principi non negoziabili non sono solo contrarietà all’aborto, alla fecondazione assistita e all’eutanasia. Per un cristiano e ancor più per un cattolico forse bisognerebbe valutare un politico anche da cosa pensa degli immigrati, dal mondo in cui intende la politica, dalle opinioni che ha sull’intera nazione. Per un cattolico votare Maroni è come per un vegetariano mangiare un arrosto di Manzo. E’ una bestemmia dare un voto a Maroni e forse bisognerebbe che ce ne rendessimo conto ora, invece di renderci ridicoli dopo. Le scelte fattibili in Lombardia sono, dal punto di vista cattolico, quelle per Ambrosoli e Albertini. Non si può prostituire i valori e i principi solo perché uno a parole si dice contrario all’aborto. E poi, questi temi di bio-etica sono questioni per cui vale la coscienza personale, giacché una coscienza di partito non ha spazio per esistere in questo contesto! Nel Pd ci sono tanti che cattolici lo sono davvero, anche sulle questioni di bio-etica. Nel Pdl forse se ne trova qualcuna. Nella Lega no. Mi dispiace! Svegliamoci e prendiamo esempio da Mario Mauro, se vogliamo evitare di fare una figuraccia! L’appartenere a Cl è una scelta di vita, ma non bisogna far sì che diventi una scelta di appartenere a un genere diverso da quello umano. Siamo uomini, cristiani, cattolici, ciellini. In questo ordine e i nessun altro. Sveglia signori! Sveglia!
Ma tu conosci Maroni e la sua famiglia?
Le opinioni sono le opinioni ma dato che tu spari a zero su una persona la conosci?
Poi non ho capito, cosa sarebbero per te i valori da difendere? “Le opinioni sull’intera nazione”? “il modo con cui inttende la politica”?
Nella Lega non ci sono cattolici? Ma che dici?
“Le scelte fattibili in Lombardia sono, dal punto di vista cattolico, quelle per Ambrosoli e Albertini”.
Chi sei tu per giudicare “dal punto di vista cattolico” ?? Io non giudico la fede di nessuno, ma le dichiarazioni d’intenti e i programmi si; documentati si quel che vuol fare dopo il voto Ambrosoli , e quel che vuole fare (e han fatto) LEGA-PDL : io sto con chi ha perseguito e persegue il reale bene comune e anche la prosperità della nostra Lombardia.
Adesso Maroni è diventato quasi di CL questa è buona e divertente.Questo fa solo gli interessi della Lega
e distruggerà tutto quello di buono è stato fatto.Perchè ? perche loro sono i migliori, sono i piu’ onesti e competenti: quello che hanno fatto quelli prima di loro è tutto da buttare.
Dopo non dite che non l’avevo detto.
Saluti
“”quello che hanno fatto quelli prima di loro è tutto da buttare”
Non credo proprio che Maroni e la Lega vogliano distruggere quel che insieme (al PDL) han fatto prima … che invece Ambrosoli & C. faranno tabula rasa (SE vinceranno .. !) ne sono certo ; scommettiamo il mio stipendio contro una briosche ??
Mai detto che voto Ambrosoli IO voto Albertini si vede proprio che non conosci la Lega il nostro paese è governato dalla Lega ha distrutto tutto quello che è stato fatto prima con dispendio di denaro pubblico.
Saluti
Quasi quasi , Roberto, mi fai venire voglia di importare la lega nella mia regione diversamente nordica, visto che secondo te hanno dilapidato tanto denaro pubblico da fare della Lombardia la regione italiana con i servizi migliori e la spesa pro capite minore !
Intendevo Ambrosoli, non Albertini, ovviamente
Per come si sono messe le cose l’unica scelta ragionevole e’ votare Maroni-Berlusconi (non e’ detto sia la scelta piu’ gratificante). Il rischio (probabilita’ di danno certo) di favorire Albertini in Lombardia e il PD al Senato della repubblica e’ troppo alto. Rendiamo la vita difficile agli statalisti. Non ha alcun rilievo chi ha fatto cadere chi e come … stiamo al presente, calmi e sul pezzo. Complimenti per l’incontro con Maroni. Saluti
ahahahahahahah anzi AHAHAHHAHAHAAH…ridicoli 😉 con affetto 🙂
Anche io ho la stessa domanda di Nicola e NESSUNO ha ancora saputo rispondermi: perchè votare Maroni se è stato proprio lui a far cadere Formigoni? Perchè farlo cadere se hanno la stessa linea di pensiero? Temo che nessuno sappia davvero rispondere a questa domanda in modo sincero… La risposta è una sola: perchè ora per Maroni e Formigoni fa comodo fare gli amici (addirittura Maroni “quasi ciellino”?) per la sola pura e semplice SETE DI POTERE!
Cara Monica,
quando é caduto Formigoni sono stato uno dei primi a dire ai miei amici “né con Maroni né con Berlusconi” proprio perché uno aveva rotto il giocattolo e l’altro i… maroni.
I “nostri” (uso questa parola perché mi riferisco in particolare a un mio carissimo amico) si sono battuti per Albertini ma poi gli eventi sono andati come sono andati, Berlusconi e Maroni si sono ricompattati e Albertini é elitariamente evaporato verso Monti.
Adesso ci sono tre scelte (mi scusi il simpaticissimo e stimatissimo Giannino):
– stare con Albertini: molto nobile rispetto all’ideale della parola data, si salva la faccia ma si perde la Lombardia. In più si regala quota a Ambrosoli che aumenta le sue chances di vincere. A questo punto tanto vale votare Ambrosoli.
– stare con Ambrosoli che fa l’occhiolino a tutti dalla CGIL a me di CL, che forse é anche una brava persona ma che dovrà pagare il conto a chi l’ha messo lì e questi non la pensano esattamente come me (anche se Ambrosoli spera che io mi “rigeneri” ma come vuole lui, mica come intende Carron…)
– fare una bella “giravolta” e stare con Maroni (che tra l’altro é un mio compaesano d’origine). Figura di merda assicurata, ci si rimangia quanto detto, si vota chi ha rotto il giocattolo ma in cambio c’é qualche spazio per mantenere vive le cose fatte fino ad oggi in termini di buon funzionamento della regione (le esagerazioni quelle no, quelle dobbiamo scordarcele, li si che dobbiamo “rigenerarci!), in fondo si vota uno che come far funzionare qualcosa di più complicato di una fotocopiatrice a Roma ha dimostrato di saperlo fare…
… e poi il mio amico Raffaele Cattaneo ha fatto questa scelta e siccome io so che é bravo, competente e onesto io sto con lui, cosa vuoi di più di fidarti di un amico che conosci da trent’anni!
Secondo lei tutto questo raggionamento articolato MARIO MAURO che è mio amico non lo ha fatto? Eppure si è schierato con MONTI E CON ALBERTINI, perchè?
Forse capisce meno di politica di lei e del suo amico Cattaneo che non può vivere con meno di 8000 euro al mese.
Secondo lei tutto questo ragionamento articolato MARIO MAURO che è mio amico non lo ha fatto? Eppure si è schierato con MONTI E CON ALBERTINI, perchè?
Forse capisce meno di politica di lei e del suo amico Cattaneo che non può vivere con meno di 8000 euro al mese.
La scelta di Mario Mauro a livello nazionale é più che rispettabile e se nota bene mentre sono nettamente schierato a livello ragionale (e non mi smuovono certo le sue battutine ironiche su un’uscita provocatoria che Cattaneo ha ben spiegato per chi vuole intendere) mi sono ben guardato dallo sbilanciarmi a livello nazionale dove la situazione é un po’ più complicata.
Mario Mauro e Maurizio Lupi (per fare un esempio) hanno certo fatto “tatticamente” scelte diverse “come schieramento politico” e questo é più che legittimo tra uomini liberi, sono certo che tenderanno a perseguire gli stessi obiettivi una volta in parlamento sicuramente arrivando da traiettorie diverse.
Non so ancora cosa voterò alle nazionali ma sicuramente cercherò un voto che possa impedire a chi porta avanti delle idee completamente opposte alle mie (e guarda a caso sono tutti nel PD) di avere vita facile in parlamento.
La scelta di MAURO non è solo nazionale ma anche regionale vada a vedere quanti amici sono in lista con ALBERTINI.
E quanti amici hanno fatto la scelta di sostenere ALBERTINI.
E poi non si arrampichi sui vetri non c’era nessuna provocazione nell’affermazione del suo amico Cattaneo è stata una battuta molto molto infelice.
Mauro sarà contento di far sapere a tutto il mondo di avere degli amici signorili e raffinati come te, Nicola !
E tu sai a cosa mi riferisco ! (cit. Albertini ) 🙂
Votare Maroni non sarà il massimo, ma è l’unica possibilità di dare continuità ad una esperienza di governo in larga parte positiva, anche se con qualche ombra.
Albertini non ha alcuna possibilità di vittoria e la sua candidatura alla presidenza della regione ha l’unico significato di rendere più facile la vita ad Ambrosoli.
Quest’ultimo, candidato degli apparati del Pd e di tutta la compagnia cantante della sinistra, non ha altri meriti se non quello di essere figlio di suo padre. Sarebbe un pupazzo in mano ai vecchi volponi della sinistra che non vedono l’ora di mettere le mani sulla torta della sanità lombarda, facendoci tornare indietro di vent’anni: niente libertà di cura, niente libertà di educazione, centralismo, burocrazia, operazioni ideologiche sull’ambiente, sui diritti, eccetera. Vogliamo proprio questo per la Lombardia? Cerchiamo di non buttare il bambino con l’acqua sporca.
UNA DOMANDA,
ma se tutto funzionava e io sono d’accordo, come mai devo andare a votare chi ha rotto il giocattolo?
Scusa, Nicola, a te le cose vanno sempre precisamente come vorresti?
Formigoni ha spiegato più volte che ha fallito la sua battaglia per Albertini nel Pdl.
Poteva scegliere se ritirarsi, oppure sostenere ancora Albertini senza Pdl e in questi due casi il suo lavoro andava di sicuro a farsi friggere o tentare un accordo , contribuendo anche in maniera decisiva al programma, con la Lega, per salvare sanità, buono scuola, fondo nasko ecc ecc.
Sarà che non sono lombarda, ma tutta questa tragedia non la vedo, penso sarebbe più tragico, per uno che ci crede e ci ha creduto, rinunciare ai frutti del governo Formigoni.
Sempre di parere si tratta, eh, astenersi insulti e offese personali, va bene Nicola ? 🙂
Non hai risposto alla domanda
Davvero Nicola non ho risposto ? Ma davvero davvero? 🙂