
Maniscalco da New York: «La crisi è più forte dell’11 settembre»
Pubblichiamo il contributo di un italiano a New York, Riro Maniscalco, sull’11 settembre.
Sono passati 10 anni. Dieci anni da quello scossone tremendo e inaspettato, che mise sottosopra un Paese che aveva sempre pensato che certe cose non potessero capitare: essere attaccati sul proprio territorio. Dieci anni: due guerre sanguinose che hanno cambiato poco, eccetto la vita di quelli che ne sono stati coinvolti.
Dieci anni, e un ricordo di quell’11 settembre che si fa, inevitabilmente, sempre più debole, nonostante gli sforzi di tutti di rendere omaggio nel modo più visibile e spettacolare possibile. Dieci anni e una crisi che miete, in un certo senso, più vittime di quel giorno.
Mentre l’11 settembre aveva rilanciato lo spirito patriottico, già fortissimo e l’orgoglio di essere americani, la crisi occupazionale sembra stendere un’ombra scura, persino sulle celebrazioni di questo giorno, che ha visto il sacrificio di tanti. Non c’è lavoro, i soldi non girano, lo Stato si indebita: l’orgoglio di essere americani, la memoria delle vittime dell’11 settembre, sembra passare in secondo piano, rispetto al dramma quotidiano di troppi.
Perchè si fa fatica a guardare e capire il passato, quando è il presente ad essere drammatico. Un caro saluto ai lettori di Tempi.it
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