
In bocca all'esperto
È vero, ci piace mangiare a Roma. Ecco un’altra “hostaria” da cene di assoluto godimento
«A me fa molto piacere vedere i tuoi pasti a Roma, perché spesso vai in posti buoni, spesso popolari, ma di cui non si parla». Fabrizio, lettore romano di questa rubrica, ha sentito il desiderio di scriverci queste righe. E ha centrato in pieno. Ci piace mangiare a Roma: in mezzo a tante prese per i fondelli ci sono tanti ristoranti, e tante trattorie d’oro, in cui si fanno mangiate di assoluto godimento, anche senza le stimmate del “posto famoso”.
L’Hostaria da Enzo è l’ultimo di questi antri delle meraviglie ad averci servito una gran cena. Sulla via Ostiense, a un centinaio di metri dalla Piramide Cestia, questa osteria è un posto “pane al pane”: tovaglie a quadrettoni, pitture romanesche, clima popolare, gestore e camerieri in maglietta rossa. Abbiamo sentito che la gestione storica in quest’ultimo anno è cambiata: beh, onore al merito, visto che col nuovo corso abbiamo mangiato benissimo. Si parte coi filetti di baccalà fritti; col fritto vegetale; coi fiori di zucca; con le alicette ripiene di mozzarella.
Poi si va sui primi, e il giovedì ci sono gli gnocchi di patate, fatti in casa e conditi a piacere: noi abbiamo optato per quelli al sugo di coda di bue, davvero sensazionali. Se non è giovedì, la specialità sono i “Guzzi”, una pasta fresca condita in vari modi, ad esempio con crema di broccoli e vongole, oppure con aglio, pomodoro e pecorino. Se no, mezze maniche alla carbonara e bucatini all’amatriciana.
Tra i secondi, il piatto della vita: la coda alla vaccinara, cotta sapientemente in modo tale che la carne si stacca perfettamente dalle ossa (che comunque è una gioia succhiare), tenerissima, saporita. In alternativa, baccalà in umido con le uvette; saltimbocca; braciola al vino bianco e finocchiella.
Dolci semplici: créme brulée, ananas al maraschino o panna cotta. E se non li prendete, vi offrono ciambelline all’anice e un bicchierino di vinsanto.
Scelta di vini ridotta e giudiziosa, con un ottimo sfuso. Conto onesto, sui 40 euro cadauno. E forza Roma.
Per informazioni
Hostaria da Enzo
Via Ostiense, 36 – Roma
Tel. 065741364
Chiuso domenica e lunedì a pranzo
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1 commento
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Eh sì … “in mezzo a tante prese per i fondelli”… le prese per i fornelli sono molto ma molto più gradite. Devo dire che leggendo l’articolo la salivazione aumenta a dismisura. Delle ottime e tipiche pietanze sembra quasi di percepirne il profumo. Evviva la buona tavola popolare con le sue tovaglie a quadrettoni ! (altre tradizioni – a me inusuali – impongono invece di coprirsi il capo, con tessuti di simil trama).