
Magdi Allam: «I Fratelli Musulmani non saranno mai democratici»
L’eurodeputato e giornalista Magdi Cristiano Allam è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Tempi durante il programma Gli Spari Sopra, per commentare la gravissima situazione degli scontri in Egitto contro l’ambasciata di Israele. Se con Mubarak, nel passato, c’era stato un tentativo di diplomazia nei confronti d’Israele, ora purtroppo le cose stanno cambiando. Allam agli inizi della cosiddetta Primavera araba si era espresso con toni molto negativi a riguardo dei Fratelli musulmani e conferma a Radio Tempi le sue previsioni.
Sull’assalto da parte di centinaia di egiziani all’ambasciata israeliana, ha dichiarato: «Purtroppo il riconoscimento del diritto di Israele all’esistenza come Stato del popolo ebraico è la questione cruciale su cui noi possiamo con grande certezza verificare l’affidabilità degli interlocutori rispetto al riconoscimento del diritto basilare alla vita. L’odio che diventa assalto all’ambasciata testimonia che il fronte politico e culturale che sta emergendo è formato da estremisti islamici che condividono insieme agli estremisti nazionalisti la determinazione a rompere qualsiasi rapporto con Israele». La speranza di vedere un Egitto democratico, dunque, si allontana decisamente.
Secondo Allam, i Fratelli Musulmani hanno saputo mascherare moltio bene la loro ispirazione coranica quando l’Egitto aveva bisogno dell’aiuto di Stati Uniti ed Europa. Nel momento in cui hanno consolidato il loro potere, invece, hanno mostrato il loro vero volto. Non a caso, dice, «con l’odio nei confronti di Israele sta crescendo anche l’odio rispetto ai cristiani». Sin dal 2006, continua l’eurodeputato, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno iniziato una strategia tesa a legittimare i Fratelli Musulmani, una strategia errata perché il gruppo estremista non ha mai inteso intraprendere la via democratica, ma solo islamizzare l’Egitto per vie meno immediate e più a lungo termine.
Nell’intervista si è anche parlato del ruolo fondamentale del primo ministro turco Erdogan: carisma che sta emergendo come figura centrale nella politica internazionale perché «usato come sigillo di garanzia e di democraticità dei sommovimenti e delle rivolte popolari da gran parte dei paesi arabi a matrice islamica». Ricordando il quinto anniversario del discorso di Benedetto XVI a Ratisbona, Magdi Allam ha notato che la reazione violenta da parte islamica e la critica diffusa all’interno dell’Occidente in quell’occasione hanno rappresentato il culmine del successo del terrorismo dei cosiddetti «taglialingua», cioè di coloro che impongono cosa bisogna fare o dire per non urtare la suscettibilità degli islamici.
Ascolta l’audio dell’intervista integrale.
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