
Ma se Bersani è un leader che non può decidere, che leader è?
Primarie, no alla partitocrazia, partecipazione. I partiti sono strumenti democratici di organizzazione del consenso, esprimono, ognuno, democraticamente una propria leadership. Bersani non è il leader del Pd perché ha usurpato quel ruolo, è stato eletto. Semmai allarghiamo a maggior partecipazione le elezioni agli incarichi direttivi dei vari partiti, non solo i delegati dei vari congressi ma tutta la base, agiamo lì nella maniera più ampia possibile ma, dico io, al termine di questo processo, il leader, la classe dirigente di quel partito deve poter decidere, disporre, comandare, dettare la linea di quel partito assumendosene sempre, chiaramente, la responsabilità politica. Berlusconi, nel suo Pdl faceva e disfaceva come voleva ma, il Pdl era cosa sua, non esisteva alcun processo democratico, è un’altra cosa.
Premesso questo, è giusto che Bersani sia umiliato attraverso il processo distorto delle primarie? Secondo me no. Se un leader non è padrone di decidere il sindaco di vattelapesca che leader è? Primarie, strumento distorto finto democratico nato sulle esagerazioni radicali contro la partitocrazia (intanto nei radicali chi contraddice Pannella è semplicemente fuori).
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!