A Cair Paravel

Ma quando arriva la primavera? Nell’attesa ecco un bel libro per battere la “nostalgia”

Di Valeria De Domenico
08 Aprile 2013

Quest’anno va così: anche la prima settimana di aprile si chiude sotto un cielo grigio e bigio. Nonostante i ciliegi negli spartitraffico e lungo i vialetti dei giardini pubblici stiano dando grandi prove di orgoglio fiorendo a dispetto delle temperature, ostinatamente inchiodate sotto le medie stagionali, l’atmosfera nelle nostre città resta surreale. Ne risentono i nostri figli, inquieti a causa della prolungata astinenza da passeggiate al parco e gite in bici… Ne risentiamo noi, mamme e papà, esauste vittime della suddetta inquietudine!

Ecco che scorrendo gli scaffali della libreria l’occhio cade su un libretto edito da Fatatrac che mi riporta alla memoria uno degli spettacoli più primaverili e lirici messi in scena dalla Compagnia Bella: Il volo delle rondini.

L’autore, Giampiero Pizzol, oltre a costruire un racconto drammaturgicamente efficace, dispone di una prosa piacevole e immaginifica, che consente una lettura ad alta voce di scuro effetto. Lo riprendo e lo consiglio a chi nei pomeriggi di pioggia volesse con i propri bambini combattere la “nostalgia di Primavera”…

La storia? Un percorso di crescita, il cui protagonista è un giovane salice tormentato dal  desiderio di muoversi per il mondo, meglio ancora, di volare! Come dargli torto dal momento che la sua migliore amica è una rondine, Nerina, la quale insieme alle sue tante amiche non fa altro che raccontare dei luoghi lontani e magnifici che ogni anno visita durante il suo volo verso le terre calde del Sud e dei curiosi animali che vi abitano?

Nonostante gli ammonimenti del Vecchio Rondone, Nerina decide di aiutare l’amico albero a realizzare il suo sogno, mettendo in piedi un complesso piano il cui esito, neppure a dirlo, si rivelerà disastroso. Quello del nostro salice, dunque, era un desiderio illecito? Una smania da censurare? Sarà il saggio gufo a rimettere le cose a posto, spiegando al salice e alla sua intraprendente amica che in realtà gli alberi volano! Ma lo fanno in un momento preciso della loro vita, all’inizio di essa, quando, ancora nella forma di seme, vengono trasportati dal vento o tra le piume delle rondini fino alla destinazione definitiva, lì dove metteranno radici e cresceranno, trasformandosi in case frondose e accoglienti per gli uccelli, di ritorno dal lungo viaggio…

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1 commento

  1. giuliano

    piove e fa sempre freddo, da mesi, ma a causa degli stronzi ecologisti ci siamo dovuti ingoiare decenni di disinformazione sul “global warming antropico” (inesistente) e inoltre i governi hanno dovuto sborsare (e forse lo fanno ancora) migliaia di miliardi per soddisfare il culmine della favola, ovvero il protocollo di Kyoto

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