Ma De Luca è uscito pazzo?

La “masaniellata” a Roma con insulti alla Meloni, la mezza vittoria al Tar contro Fitto su fondi e autonomia, la battaglia per tenersi la Campania nonostante il Pd. La stagione sempre più agitata di “Vicienz’ ’a belva”

Nel giorno di San Valentino i giudici della I sezione del Tar della Campania, Vincenzo Salamone, Giuseppe Esposito e Maurizio Santise, mettevano nero su bianco che la Regione aveva ragione nel chiedere al governo di dar corso immediato all’intesa – sostenuta da un quadro legislativo risalente addirittura al 2003 – con il ministero per gli Affari europei e per il Sud attraverso la firma dell’Accordo di coesione con l’ente guidato da Vincenzo De Luca. Nella stessa sentenza i magistrati hanno dato 45 giorni di tempo al governo per provvedervi, pena la nomina di un commissario ad acta, cioè di un soggetto che si occupi unicamente del caso specifico e dirima la questione.

Ma De Luca non aveva, al tempo stesso, ragione nel pretendere che i circa 6 miliardi di euro del Fondo sociale di coesione (Fsc) destinati alla Campania fossero subito erogati attraverso un ordine perentorio dei giudici alle controparti, cioè al ministero diretto da Raffaele Fitto, alla presidenza del Consiglio e al rel...

Contenuto riservato agli abbonati: abbonati per accedere.

Già abbonato? Accedi con le tue credenziali:

Exit mobile version