
M5S: «Napolitano boia». Il Pd: «Volgari idiozie»
Sebbene il titolo della lettera inviata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dai parlamentari del Movimento cinque stelle vanti un titolo quasi aulico, “Lo Stato di diritto”, il contenuto ricorda per certi passaggi il tono di certi volantini di minaccia, per esempio nell’insulto più grave, “il boia Napolitano”.
«BOIA IL PRESIDENTE». La lettera è stata presentata dagli stessi parlamentari grillini in una conferenza stampa ed è stato il deputato Giorgio Sorial ad usare l’espressione presentando proprio i contenuti della missiva inviata al Quirinale: «Il presidente della Repubblica ha messo una tagliola sulle opposizioni e il boia Napolitano sta avallando una serie di azioni per cucire la bocca all’ opposizione e tagliarci la testa » ha esordito tranchant. Poi ha proseguito: «Il Presidente dovrebbe garantire rispetto per le opposizioni e la costituzionalità di tali norme e ci sono una serie di decreti che non rispettano alcuni principi. In particolar modo Napolitano non ha dimostrato di esser garante delle opposizioni, più di una volta si è espresso più volte contro di noi. Cosa che non si è mai vista in altre legislature».
«GESTO D’AVVERTIMENTO». In un certo qual senso c’è una davvero minaccia, sebbene democratica e solo verbale, nella lettera dei grillini al presidente. I parlamentari hanno spiegato che invieranno altre missive prossimamente al presidente, tante quanti i disegni di legge che ha firmato a giudizio dei Cinque stelle in violazione delle regole del parlamento, compresa la Legge di stabilità. La deputata Laura Castelli ha poi sottolineato che quello delle lettere «è in realtà un atto per difendere Napolitano. Noi lo aiutiamo denunciando fatti di cui neppure i giornali parlano». La collega Elisa Bulgarelli ha esemplificato con il decreto Milleproroghe: «Mancano di copertura. Un esempio tipico è quello del lavoro, coperto in parte con i fondi europei».
IMPEACHMENT. È stato sempre Sorial ha ribadire che presto il Movimento cinque stelle presenterà la messa in stato di accusa del presidente, promessa da Beppe Grillo ormai un mese fa, e si «procederà parallelamente» all’invio delle nuove lettere.
IL PD: «GRILLINI SGUAIATI». Il primo a replicare è stato il deputato Pd Danilo Leva, che ha giudicato gli epiteti di Sorial a Napolitano come «Parole vergognose». Poco dopo anche il membro della segreteria Pd Pina Picierno è intervenuta, chiedendo le scuse a Napolitano da parte di Sorial e di Grillo perché «Il comportamento inqualificabile e sguaiato del M5s ha superato il limite della decenza», mentre il deputato Ettore Rosato ha definito le parole di Sorial come «volgari idiozie». Poco dopo è arrivata anche la reazione del segretario Matteo Renzi: «Un deputato del Movimento 5 Stelle ha offeso il presidente della Repubblica dandogli del boia. È un atteggiamento insopportabile e una forma di stupidità, prima ancora che di violenza verbale, che non ha eguali nella storia repubblicana». Via twitter il segretario ha ribadito “Solidarietà a Napolitano, e liberiamo deputati e senatori del 5 stelle da chi li tiene in ostaggio».
ESPOSTO DEL PD. Poco dopo il commento del segretario, è stata una deputata democratica, Stella Bianchi, ad annunciare: «Mi sono recata al Commissariato della Camera dove ho presentato un esposto per denunciare all’autorità giudiziaria le cose dette dal deputato Giorgio Sorial, che configurano la violazione dell’articolo 278 del codice penale ossia per offesa all’onore ed al prestigio del Presidente della Repubblica». Il presidente della Camera, Laura Boldrini via twitter ha dato “Piena solidarietà al Presidente. Contro di lui insulti volgari e inaccettabili, estranei ad un confronto civile”.
NCD: «SORIAL IN CERCA DI CELEBRITA’. INACCETTABILE». Il presidente dei circoli di Nuovo centrodestra, Giuseppe Esposito ha parlato di «inaccettabili espressioni usate nei confronti del Presidente Giorgio Napolitano da parte dei deputati del M5s confermano il doloroso imbarbarimento del linguaggio politico, una grave decadenza di quel senso istituzionale che ormai va totalmente perdendosi». Poi ha proseguito: «Sorial voleva forse prendersi un minuto di celebrità scimmiottando le effervescenze lessicali del suo guru Beppe Grillo. Descrivere il Presidente della Repubblica come un “boia”, trascende ogni diritto di critica e di espressione, è un oltraggio inammissibile che richiederebbe l’apertura di un procedimento per vilipendio al Capo dello Stato. Mi auguro che qualcuno riterrà opportuno chiedere scusa per queste offese rozze e triviali, al presidente Napolitano va la mia profonda solidarietà».
LETTA E LE CRITICHE INTERNE ALL’M5S. Anche il premier Enrico Letta ha condannato l’attacco del deputato grillino al Presidente. Via twitter ha scritto che “L’indegno attacco M5S a Napolitano è punto di non ritorno di deriva estremista inaccettabile per chiunque pratichi i principi democratici”. Critiche, sebbene timide, sono giunte anche dall’interno del “fronte” grillino. Il senatore M5S Tommaso Campanella ha detto che «Abbiamo così tante cose da fare rilevare che dobbiamo assolutamente evitare di dar modo agli altri partiti di appigliarsi alle modalità con le quali rileviamo i fatti».
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