
Lorax, un bel film a prova di bambino
Fiaba delicata, coloratissima e positiva. È Lorax – Il guardiano della foresta, attualmente nelle sale, un film particolarmente adatto ai più piccoli, sia per la semplicità delle gag sia per la storia lineare – per quanto sia da leggere e interpretare su più livelli – sia per la presenza di buffissimi personaggi anche tra i “cattivi” come quello, divertente, del sindaco Aloysius O’Hare. La vicenda è tratta da un libro per bambini scritto dal Dr. Seuss, lo stesso autore di Ortone e il mondo dei Chi e Il Grinch. Si rivedono in effetti molti tratti di Ortone: la difesa del più piccolo che in quel film era un fiore abitato da minuscoli personaggi invisibili a occhio umano, diventa qui la difesa del seme dell’ultimo albero del mondo che il giovane Ted, con la complicità del misterioso Once-ler, cercherà di piantare.
Un racconto fiabesco segnato dall’amore per la natura: il meschino sindaco O’Hare, che incarna la logica del facile profitto, ha costruito nel tempo una cittadina autosufficiente in cui tutto c’è tutto ma tutto è finto, di plastica, un microcosmo artificiale tanto perfetto e bello da vedere quanto anonimo e senza vita. Ted, invece, spinto dall’amore per la bella Audrey, parte per un’avventura ricca di imprevisti e segnata dalle parole speranza, dedizione e impegno. “A meno che uno non ci tenga molto, nulla verrà risolto” è la frase del Dr. Seuss che chiude il film e che riassume l’idea portante di una storia che visivamente attrarrà l’attenzione dei bimbi per il tratto rotondo dell’animazione e per i colori vivissimi e di forte contrasto. Se uno non ci tiene, cioè se uno non ama quello che gli sta intorno e non si impegna con tutto se stesso, nulla cambierà e il risultato sarà una vita probabilmente tranquilla ma spoglia, fredda e senza emozioni come quella cittadina da spot televisivo che ha costruito il sindaco in cui tutto funziona perfettamente ma in cui nulla è gratis ma ogni cosa è in vendita. Viceversa, con un’azione segnata dal rispetto per l’altro e per la realtà, tanto verrà guadagnato.
Prodotto dalla Illumination Entertainment, la stessa casa di produzione di Cattivissimo me, il film diretto da Chris Renaud e Kyle Balda condivide con il film precedente lo stesso stile e il medesimo mix tra elementi fantastici e realistici ma ha anche una carta in più: l’incredibile, divertentissimo personaggio del guardiano della foresta Lorax, un buffo personaggio, doppiato in modo straordinario da Danny DeVito (che presta la voce a Lorax non solo nella versione in inglese ma anche in quella italiana, spagnola e russa) che con la sua esperienza di grandissimo attore conferisce a questo strano tipo, una specie di batuffolo di peli baffuto, un carattere naif e una verve comica potente. È indubbiamente il personaggio più bello e più efficace, la cosa migliore di un film che ha alcuni momenti deboli (tutte le canzoni, doppiate male in italiano) ma è riscattato dalla profondità di un’opera pensata ad altezza di bambino ma che guarda e insegna anche a mamma e papà.
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