
Londra, soldato decapitato in strada. Aggressori urlavano «Allah Akbar» e «non smetteremo di combattervi»
Londra. Un soldato è stato decapitato a colpi di machete a Woolwich street, nella parte sud-orientale della capitale inglese. Il governo parla di attacco terroristico di matrice islamica. Gli aggressori sono stati colpiti dal fuoco degli agenti e ora si trovano in ospedale. Secondo un testimone, citato da Sky News, l’uomo che è stato ucciso indossava una maglietta dell’associazione di volontariato Help for Heroes, che aiuta i militari feriti in battaglia.
Il premier David Cameron, ora a Parigi, da cui tornerà il prima possibile, ha definito l’accaduto «davvero sconvolgente» e ha convocato il Comitato di crisi del governo Cobra, una prassi che si segue solo nei casi che possono avere implicazioni con la sicurezza nazionale.
Secondo le prime ricostruzioni due ragazzi, che un testimone descrive come «impazziti» e «sembravano animali», hanno «ucciso e poi hanno lasciato il corpo del militare su di un marciapiede». Prima dell’attacco «hanno chiesto ai presenti di riprendere il tutto. Volevano finire in tv. Erano più preoccupati di farsi fotografare che di fuggire». Secondo la Bbc i due aggressori nell’attacco hanno gridato «Allah Akbar». Secondo un’altra testimonianza, uno degli aggressori ha urlato: «Nel nome del grande Allah, non smetteremo di combattervi».
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9 commenti
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Allah Akbar?? Semmai sará Allahu Akbar… il nominative in arabo prende la -u (il verbo essere é sempre sottinteso).
Mappo illustraci a grandi linee la missione divina della chiesa… O quello cha hai capito tu!
Caro Cisco, penso che sia inutile il tuo atteggiarsi all’Augias di turno e come una maestrina dalla penna rossa voler mettere sotto esame il cattolico di turno, nella certezza che, forte della tua odifreddiana profonda conoscenza teologica, troverai sicuramente un appiglio per mettermi in difficoltà e insegnarmi come un qualsiasi Vito Mancuso come si ha da essere per essere buoni cristiani.
Tuttavia non sia mai che lasci inatteso il tuo sedicente desiderio di essere illuminato da me su quale ritenga essere la missione divina della Chiesa o come giustamente dici tu quello che penso di aver capito.
Ebbene quello che penso di aver capito è che la Chiesa esiste per dare quotidiana testimonianza di un fatto, di un avvenimento storico: Gesù Cristo, morto e risorto per tutti noi.
La Chiesa deve gridare ai quattro venti e a tutte le genti questo fatto, la sua bellezza e la sua attualità, solo questo.
Tutto il resto è accidentale e pura conseguenza di ciò: lo sono (per restare in tema) le mense della Caritas, l’accoglienza agli immigrati (perdonami, ma il termine migranti mi sembra troppo politicamente corretto per poterlo usare) così come è accidentale l’enorme e meritoria opera che la Chiesa opera nei paesi d’origine di queste persone rispetto all’annuncio di Cristo.
Purtroppo, tutto questo, mi sembra aver superato, nel tempo, in tanti, troppi, uomini di chiesa, la primaria necessità, la causa stessa dell’esistenza della Chiesa.
Troppi pensano oramai che la Chiesa non sia altro che una immensa ONG volta a far del bene, non ricordandosi più il perché del suo agire e ritenendosi solo degli assistenti sociali caratterizzati in più rispetto ai veri assistenti sociali, solo da un pesante e tetro accenno moralistico ed eticistico.
Troppe volte si sentono esimi pastori fare affermazioni sgangherate e ridicole, come, solo per fare un esempio, in occasione dei referendum sul nucleare e la cosiddetta privatizzazione dell’acqua di un paio di anni fa.
Altre volte vediamo preti, come il non compianto Don Gallo, atteggiarsi a preti scomodi e di strada, ben sapendo invece di essere soltanto dei preti da salotto beniamini dei migliori ritrovi dell’alta borghesia radical chic che freme di eccitazione quando un prete da strada finge di insultarla.
Francamente di una chiesa che di volta in volta si atteggia a sindacato, a partito politico, che si vergogna delle sue origini e sembra ricercare un altro motivo diverso dall’Unico Motivo per giustificare il suo agire ed il suo esistere non so che farmene.
Per fortuna mia e di tutti esiste (e come non potrebbe esistere) un’altra Chiesa rappresentata in questi anni da Wojtyla, da Ratzinger e ora da Papa Francesco (il suo richiamo alla Chiesa a non essere una ONG spero abbia fatto fischiare le orecchie a più di un prete da strada) esiste una Chiesa di preti e laici che si fa occasione di incontro, di amicizia e di testimonianza e proprio da questo trova la ragione e l’intelligenza per fare quelle opere di accoglienza per chi, italiano o straniero si trova solo e senza speranza in questa crisi e in questa società buona solo a parlare politicamente corretto, ma sorda e cieca di fronte ai bisogni materiali e spirituali di tutti noi.
Risposta troppo lunga? Ahimè avevo una ventina di minuti liberi e così al di là della tua provocazione mi sono chiesto cosa risponderti sinceramente o per meglio dire come hai detto tu “quello che hai capito tu”.
Per me la cosa più incredibile è che questo soldato sia stato ammazzato non nelle strade di Kabul o di Baghdad, ma per le strade di Londra. Oramai la realtà supera le peggiori fantasie.
Ma tanto a Roma come a Londra l’unica preoccupazione, oltre che il matrimonio e l’adozione per le coppie gay, sembra essere quella di stendere tappeti rossi per gli extracomunitari soprattutto se islamici fondamentalisti. Posso pure capire gli islamici che ci odiano e vogliono distruggerci, perché questo è parte della loro natura, ma quello che non capisco è questa ansia di autodistruzione che sembra animare la politicamente corretta sinistra europea affiancata da una Chiesa cattolica che in nome di un cieco buonismo sembra aver dimenticato o peggio vergognarsi della sua storia e della sua missione divina.
Caro Mappo hai ragione, ma del resto le elites occidentali sono alleate con quelle islamiste,fanno anche le guerre insieme,vedi quella contro la Libia, l’Iraq,la “guerra civile” contro Assad.ecc.Inutile illudersi quindi,la risposta all’islamismo non verrà mai dalle autorità costituite.
Adesso sicuramente li faranno passare per poveri malati di mente, disperati ed emarginati, e poi magari il povero soldato ucciso era anche razzista…..
hanno chiesto ai prersenti di riprendere con la telecamera ed essi, invece di saltargli addosso, hanno ripreso la scena della decapitazione di un loro connazionale. ecco questi sono gli occidentali, ammalati di socialismo, di omosessualità, di pornografia, di diritto all’aborto, ridotti a larve umane che qualsiasi animale islamico può uccidere per strada, non in Arabia Saudita, ma per le strade di Londra
Gli aggressori sono stati colpiti dal fuoco degli agenti e ora si trovano in ospedale, magari curati a spese del sistema sanitario nazionale
mia nonna direbbe “nostsgnur a l’ha castigaje!”
Infatti dove vuole arrivare una società che vede come “diritto civile” l’aborto, l’eutanasia, l’eugenetica, l’adozione alle coppie omosessuali etc…?