I consiglieri regionali della Lombardia si tagliano lo stipendio. Chi vota contro? I grillini

Di Redazione
19 Giugno 2013
L'assemblea riduce i costi della politica del 50 per cento. Consenso quasi unanime (66 sì su 75 presenti). Paradossale reazione del M5S: tagli insufficienti, voto contrario

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato ieri con un’ampia maggioranza bipartisan i famosi tagli ai costi della politica annunciati a inizio legislatura. Il dorso milanese del Corriere della Sera spiega che la riduzione della spesa per le casse pubbliche è «pari al 50 per cento. Si passa da 29 milioni di euro annui a 14,5. Tante le voci finite sotto la scure del contenimento dei costi: dal trattamento economico dei consiglieri al personale alle spese di funzionamento dei gruppi consiliari. Un risparmio da qui a fine legislatura di circa 70 milioni di euro».

LE DECURTAZIONI. Tra indennità e rimborsi forfettari, gli stipendi dei consiglieri, per esempio, passeranno da circa 16.800 euro al mese a 10.500, «500 euro sotto la soglia del decreto Monti», specifica il Corriere. Inoltre sono state decurtate del 55,5 per cento le spese per il personale dei gruppi consiliari (da 9 milioni annuali a 4) e quelle per il loro funzionamento (meno 86,4 per cento). È stata introdotta «anche una sanzione giornaliera di 280 euro in caso di assenze non giustificate dei consiglieri nelle commissioni e in aula».

1,45 EURO PER OGNI CITTADINO. «Obiettivo raggiunto. Da ora in poi il Consiglio regionale costerà un euro e 45 centesimi all’anno per ogni cittadino lombardo, uno dei costi più bassi d’Italia», hanno annunciato il presidente del Consiglio Raffaele Cattaneo e il capogruppo Pdl Mauro Parolini. L’orgoglio dei due è giustificato anche dall’ampio consenso raccolto tra i membri dell’assemblea: «Sui 75 consiglieri presenti – scrive il Corriere – in 66 hanno votato sì. In pratica tutto l’arco parlamentare (Pdl, Lega, Fratelli d’Italia, Pd e Patto civico per Ambrosoli)».

OPPOSIZIONE M5S. Paradossale il voto contrario espresso dai paladini della battaglia anti-Casta, i grillini. I nove incontentabili consiglieri del Movimento 5 Stelle, infatti, chiedevano misure più drastiche. E così si sono ritrovati a combattere in aula contro i tagli ai costi della politica. Ha commentato la capogruppo Silvana Carcano: «È intollerabile come mentre il Paese va a rotoli, i politici prendano uno stipendio che è pari ad almeno 4 lauti stipendi di un comune mortale». Quando si dice il massimalismo.

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9 commenti

  1. francesco taddei

    poveretti chissà come fanno a campare con 10mila euro al mese. facciamo un prelievo di solidarietà da quelli che hanno 1500 euro al mese. vedrete che la corte costituzionale darà parere favorevole.

    1. Kan63

      Io nel nel settore privato prendo anche di più, per un assessore regionale non mi sembra uno sproposito, anzi, dipende dall’assessorato e dal budget che deve gestire…per i consiglieri invece il discorso é evidentemente diverso, se poi l’emerita consigliera del M5S vuole proporre uno stipendio da 2500 euro mi sembra giusto per dei politici che non possono neanche dire quello che pensano altrimenti li sbattono fuori…

    2. giovanna

      Francesco Taddei, a te il qualunquismo ti fa un baffo !

      1. francesco taddei

        giovanna sei la mia donna qualunque ideale.

  2. Forza italia

    Cattaneo?
    allora, fidatevi, c’e’ la patacca che salta fuori prima o poi!
    vallanzasca a confronto era un Santo.

    1. luigi lupo

      Come puoi dubitare di Cattaneo?, tempo fa ci aveva spiegato che lo stipendio da assessore non gli bastava a campare decentemente, ora si taglia il già poco che prendeva e si pone direttamente sulla strada della povertà. Persona da ammirare!!!, speriamo che le mense per i poveri lo accolgano altrimenti si dovrà organizzare una colletta.

      1. giovanna

        Ecco l’ideologia, non arrendersi di fronte all’evidenza della realtà.

      2. Forza Italia

        grande!

    2. Kan63

      Lo conosci personalmente o parli per sentito dire?

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