Lettere al direttore

Lode a quel gioiello che è la nostra Giojelli. E viva la cooptazione

università-ansa

Pubblichiamo la rubrica delle “lettere al direttore” contenuta in Tempi n. 40 (vai alla pagina degli abbonamenti). Per scrivere ad Alessandro Giuli: [email protected]

L’intervista di Caterina Giojelli allo psichiatra Eugenio Borgna mi ha colpito molto. Un’analisi davvero lucida, anche drammatica, che evidenzia bene la condizione esistenziale che viviamo e che ci mette di fronte al nostro egoismo, alla nostra indifferenza, presi come siamo dalla quotidianità.Parole che ci fanno riflettere e che speriamo inducano a una maggiore sensibilità e responsabilità nell’ambito delle proprie possibilità.
[Pasquale Ciaccio via internet]

Ps. Le chiedo, direttore, se sia possibile un qualche articolo sulla clamorosa iniziativa di alcuni ambienti cattolici che hanno accusato il Papa di sette eresie. Vorremmo capirne di più, vista l’enormità della cosa. Grazie.

Torneremo sul tema eresia, ma i diretti interessati hanno già ridimensionato.

Caro direttore, sono totalmente d’accordo con l’articolo di Amicone relativo all’inchiesta sui presunti “concorsi truccati” nelle università. Non si erano mai visti prima attacchi di siffatta veemenza a quelle che sono, secondo le statistiche europee e mondiali, tra le migliori università del mondo. Voglio manifestare qui la mia totale e piena solidarietà ai docenti e ricercatori finiti nel tritacarne della giustizia e colpiti da una inappellabile sentenza di condanna mediatica, emessa a dibattimento non ancora iniziato. Alcuni di loro sono stati messi agli arresti domiciliari per fatti risalenti a 3-4 anni fa. Dove sono le esigenze cautelari? Una professoressa dell’ateneo bolognese ha fatto una proposta provocatoria: che siano i pm a selezionare i candidati. Non poteva poi mancare Cantone che annuncia la preparazione assieme al ministro Fedeli (sic!) di un piano per lotta alla corruzione negli atenei. Punto chiave della riforma sarebbe la partecipazione alle commissioni di esterni imparziali. Ad esempio, in una commissione per aspiranti docenti di materie giuridiche dovrà andare un avvocato. Ma questo esterno chi lo sceglierà? Ovvio: o Cantone o Saviano. È l’era della “onestà, onestà”, bellezza.
[Giovanni B. Barillà via internet]

Caro signor Barillà, sono totalmente d’accordo con l’eccelso Philippe Daverio: il sistema concorsuale italiano in materia di università (e non solo) è penoso; anzi aggiungo che rappresenta una istigazione a delinquere pur di far valere il merito (non sempre eh). Viva la cooptazione. 

@a_g_giuli

Foto Ansa

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