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L’obiettivo di noi diavoli è che gli uomini scelgano Dio al posto della realtà

Di Berlicche
30 Gennaio 2025
Se non possiamo godere noi di tutta questa “grazia” che è il mondo, allora non ne godano neanche loro. Per questo dobbiamo spingerli ad abusarne. O a farne a meno del tutto
Giovanni da Modena, “Inferno” (particolare), 1410, Basilica di San Petronio, Bologna
Giovanni da Modena, Inferno (particolare), 1410, Basilica di San Petronio, Bologna

Mio caro Malacoda, oggi un po’ di ripasso, che qui si stanno perdendo i fondamentali. Scriveva Clive S. Lewis che «vi sono due errori uguali e opposti nei quali la nostra razza può cadere nei riguardi dei Diavoli. Uno è di non credere alla loro esistenza. L’altro di credervi e di sentire per essi un interesse eccessivo e non sano».
Scrive Rémi Brague che, contrariamente a quanto tutti pensano, il Diavolo non è ateo, «Satana non è un ribelle che vuole prendere il posto di Dio». Questo, dice, è «prometeismo moderno». «L’immagine di Satana che si legge nella Bibbia è diversa. All’inizio del libro di Giobbe (1,10) Satana è l’angelo cinico. Nel quarto Vangelo (8,44) è omicida. Nell’Apocalisse (12,10) viene descritto come l’accusatore dei nostri fratelli». Insomma, «Satana non è nemico di Dio, ma dell’uomo. Crede in Dio, lo dice l’epistola di Giacomo (2,19). Ma diffida dell’uomo. […] Quello che vuole Satana è che l’uomo dubiti del proprio valore, della grandezza e della nobiltà del suo dest...

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