L’Espresso a caccia di gay in Vaticano. Ferrara: «Per colpire la Chiesa diventano addirittura omofobi»

Di Redazione
20 Luglio 2013
Il direttore del Foglio sulla paradossale «crociata “omofoba” da parte di una cordata culturale che vorrebbe introdurre in Italia leggi anti-omofobe»

lobby-gay-vaticano-espressoGiuliano Ferrara dedica sul Foglio di oggi un lungo e interessante editoriale al «gran giornale radical chic, l’Espresso», che curiosamente nell’ultimo numero, con la copertina sulla presunta “lobby gay” del Vaticano, «si è scatenato» in una «caccia alle streghe» nella Chiesa. Con quella copertina, scrive Ferrara, il settimanale del gruppo di Repubblica entra «nell’incongruo, nello strano, e nell’indecifrabile premessa di una crociata “omofoba” da parte di una cordata culturale che vorrebbe introdurre in Italia leggi anti-omofobe».

UN DOSSIER SU MONSIGNOR RICCA. Il numero del settimanale in edicola, infatti, «reca un pezzo mirabolante per densità delle informazioni» sul conto di monsignor Battista Ricca, appena nominato dal Papa allo Ior «per fare un repulisti». Secondo le notizie raccolte dall’Espresso (per altro già smentite come «inattendibili» nei giorni scorsi dalla sala stampa vaticana), Ricca sarebbe gay e avrebbe alle spalle una storia piuttosto torbida, piena di disavventure dovute appunto alla sua omosessualità, e raccontate fin nei dettagli nel servizio firmato dal vaticanista Sandro Magister.

papa-francesco-espressoSCANDALO INTERNAZIONALE. Ebbene, innanzitutto, osserva Ferrara, «se Ricca fosse il diplomatico (il nunzio è un diplomatico) di uno Stato secolarizzato occidentale come l’Italia, la Francia, la Germania, l’Inghilterra, la sola esistenza di un dossier che violi la sua privacy e la sua libertà personale di relazione sarebbe» non solo «uno scandalo internazionale», ma anche e forse soprattutto «l’indizio di una persecuzione omofoba punita dalle leggi in alcuni casi». Un bel paradosso per una testata “liberal” come l’Espresso, che «di recente – continua il direttore del Foglio – pubblicò il bacio di due donne lesbiche a glorificazione delle proprie campagne intese a equiparare matrimonio e valori familiari corrispondenti» e ad abolire ogni cosiddetta «differenza di genere».

CHI È L’INTOLLERANTE? Ma la cosa più incredibile per Ferrara è appunto il titolo di copertina, “La lobby gay”: «Come aveva osservato sul Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia, quell’espressione, lobby gay, fu tollerata in bocca al Papa, ma sarebbe osteggiata come prova di intolleranza omofoba in qualunque altra bocca, in qualunque altro contesto. Se si dicesse che il made in Italy della moda milanese è governato da una lobby gay, l’Espresso verserebbe, e con lui gli altri giornali di un mondo beatamente secolarizzato, quintali di inchiostro per stigmatizzare il mal detto». Invece stranamente qui c’è qualcosa che «fa la differenza», scrive l’Elefantino. Evidentemente tutto è lecito, perfino dare la caccia ai gay, quando si tratta di celebrare una (anch’essa molto presunta) unione d’intenti tra «il sistema mediatico laico e un’idea di Chiesa progressista». Idea di Chiesa che però risulterebbe «fantastica e perfino grottesca» a qualunque osservatore in buona fede.

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36 commenti

  1. Giovanni

    Dalle mie parti si dice: il bue non puo’ dare del cornuto all’asino. Comunque leggere questi post e’ esilarante. Di questi tempi gli ultracattolici si attaccano agli specchi con tanta tenacia che si sente il rumore delle unghie che strisciano sul vetro.

    1. giovanna

      Giovanni, ma che significa quello che hai scritto? Chi sarebbe il bue? Chi sarebbe l’asino? E cosa c’è di esilarante nei commenti? E chi e che cosa sarebbero gli ultracattolici? E perchè si attacccherebbero agli specchi?
      Sei sicuro di aver scritto il commento sotto l’articolo giusto?

  2. Remo

    Ma come vi lamentate sempre del macanto contrasto della lobby gay – che qui addirittura diventa “presunta” – in Vaticano, e ora che vi aiutano a far pulizia dei culattoni va lamentate?

    1. antonio

      Parole sante, Lei ha chiuso la questione in maniera perentoria. Grazie

      1. Il cavaliere oscuro

        Ma non bisogna essere tolleranti coi “culattoni”? Oppure bisogna essere tolleranti coi “culattoni” italiani (perché siamo in uno Stato laico) e intolleranti coi culattoni vaticani (forse perché indossano una tonaca?)? Signor Remo, scusi, a chi sta parlando, dato che usa il plurale (“vi lamentate…”). E lei signor Antonio faccia poco il furbo perché tra i lettori di questo – be’, diciamo così! – periodico c’è anche lei, visto che risponde ai commenti! Grazie.

        1. antonio

          Gentile Cavaliere Oscuro,
          Prima di tutto espongo le mie posizioni: io considero l’omosessualità una perversione. Tanto più se praticata –e praticata addirittura, parrebbe, in modi plateali e volgari e in veri e propri bordelli– da un monsignore. Si deve distinguere quindi tra: omosessualità (disordine); omosessualità praticata (peccato che grida vendetta al cospetto di Dio); omosessualità praticata in forme buffonesche; omosessualità praticata in forme buffonesche da un Monsignore che il Santo Padre, ora in gita premio in Brasile, ha messo a capo dello IOR. Quel che dovrebbe fare Tempi è dire queste cose, ma non le dice perchè sennò come si fa a fare carriera?
          Ripeto: è vero quel che ha detto Magister? Lombardi non ha smentito: ha detto che quanto rivelato è inattendibile (non “falso”), cioè probabilmente è vero. Da Ricca, sempre se non è in Uruguay, all’oscuro di tutto, in qualche bordello, nessuna reazione. Per due motivi: perchè si fa riferimento a fatti precisi, e perchè Magister, come ha detto la signora di cui sopra, non credo parli a vanvera e metta a rischio la sua credibilità per andare contro Ricca. Inoltre, Magister, come diceva la stessa signora, è legatissimo a Ruini, che non è proprio uno scemetto.
          Certo che ci sono anch’io tra i lettori: perchè, Lei legge solo quello con cui è sempre d’accordo?
          Infine, qual è il modo per aggirare l’ostacolo, non risolvendo il problema? Nominare una commissione. Quel che ha fatto il Santissimo e umilissimo e poverissimo Francesco, il cui palco (con le corna, pare) è costato 150 milioni di euro.
          Chiudo qui la questione.
          Saluti

          1. Il cavaliere oscuro

            La pensi come vuole, anch’io chiudo la questione. Tenga presente anche ciò che ho scritto più sotto…
            Saluti

      2. giovanna

        Ma Antonio con chi ce l’hai? Trova altri modi di sfogare la tua rabbia incomprensibile.

        1. antonio

          Avevo scritto una articolata risposta, non gradita dal moderatore. Comunque, chiudo qui: a me il liberali, insieme ai monsignori invertiti beccati nei bordelli dell’Uruguay e ai loro sgangherati difensori d’ufficio, non stanno affatto simpatici. Signora Giovanna, continui a scrivere le sue castronerie per farsi bella.

          1. Il cavaliere oscuro

            Neanche a me stanno affatto simpatici (e forse su questo la pensiamo uguale): quello che non sopporto è come certa stampa attacchi la Chiesa 1) equiparandola al Vaticano e 2) usando una terminologia (tipo “lobby gay”) e un accanimento che se usati da altri o in altri contesti si verrebbe accusati di omofobia. Ecco questo doppiopesismo è insopportabile. Poi, personalmente, di quello che succede in Vaticano m’interessa poco (sono più preoccupato di ciò che avviene in Italia…): hanno un papa, che se ne sta occupando e bene, direi, in continuità col suo predecessore…

  3. Il cavaliere oscuro

    Il fatto non è se sia vero che questo Ricca sia gay o no, o se ha fatto o no certe cose… mi sembra che la tesi di fondo di questo articolo sia che i denigratori della Chiesa arrivano ad utilizzare le stesse argomentazioni e gli stessi termini che, se usati da altri (tipo la Chiesa appunto), susciterebbero il loro disappunto, anzi la loro ira, magari accusando di omofobia! E’ molto ipocrita questo: perché, se sono così vicini al mondo omosessuale, devono mettere così tanto i riflettori sopra una presunta lobby gay in Vaticano? Cosa gliene frega a loro? Anzi, ma chissenefrega! Cosa toglie a noi una lobby gay in Vaticano? Se poi il papa ne è al corrente, ci penserà lui… o no? Chi crede, poi, lo sosterrà con la preghiera!

    1. Antonio

      Lei non sa quel che dice. Cosa toglie a noi una lobby gay in Vaticano? Ma sta scherzando? Guardi che anche Bergoglio l’ha denunciata. Inoltre, le ricordo che Ricca non è accusato tanto di essere gay, ma di essere uno che ha condotto una vita un po’ sopra le righe in Uruguay. Ma evidentemente lei non sa leggere.
      E poi, l’Espresso non è certo cattolico, e attacca la Chiesa; ma perchè Ferrara, che non è cattolico allo stesso modo, la difende quasi sempre? Se lo chieda.

      1. Stefano

        Dal blog di Luigi Accattoli:

        12 giugno Aggiornamento alle ore 16,40. Molti mi chiedono della “lobby gay” in Vaticano e di altri temi ai quali avrebbe accennato il Papa con i dirigenti della Clar. Non ne parlo perché si tratta di un resoconto approssimativo, non controllato e non controllabile, di un incontro riservato.

        Antonio, ma stia calmo!

      2. Stefano

        Dal blog di Luigi Accattoli.

        12 giugno

        Aggiornamento alle ore 16,40. Molti mi chiedono della “lobby gay” in Vaticano e di altri temi ai quali avrebbe accennato il Papa con i dirigenti della Clar. Non ne parlo perché si tratta di un resoconto approssimativo, non controllato e non controllabile, di un incontro riservato.

        Antonio, ma si calmi!

      3. Stefano

        Dal blog di Luigi Accattoli.

        12 giugno 2013

        Aggiornamento alle ore 16,40. Molti mi chiedono della “lobby gay” in Vaticano e di altri temi ai quali avrebbe accennato il Papa con i dirigenti della Clar. Non ne parlo perché si tratta di un resoconto approssimativo, non controllato e non controllabile, di un incontro riservato.

        Antonio, ma si dia una calmata!!!

      4. Il cavaliere oscuro

        1) Bergoglio l’ha denunciata? Ok, ma se lei ha letto bene, io ho scritto: “Se il papa ne è al corrente, ci penserà lui”, ok? E’ roba del Vaticano? Ci pensa il papa: solo il papa può farlo, perché c’è dentro. Né io né lei: solo lui!
        2) La vita privata sopra le righe di Ricca sono fatti suoi, se no allora occupiamoci delle vite private di tutti per par condicio (e ne potremmo vedere delle belle su ognuno);
        3) forse Ferrara è uno di quei non credenti che vede nella Chiesa qualcosa di positivo: perché per difendere la Chiesa bisogna per forza essere credenti? Dove sta scritto?
        4) Per la mia vita personale, il fatto che in Vaticano ci sia una lobby gay (tra l’altro formata da chi? Da quanti anni? Quanti sono? Mah…) non mi cambia nulla, vivo bene lo stesso!
        5) Dorma sonni tranquilli: non vale la pena agitarsi per queste cose!

        1. Patricia

          Dear Mr. Ferrara and readers:

          Keep in mind that Sandro Magister would not publish something of such a sensitive nature without seeking the counsel of Cardinal Runi. The key is how much Cardinal Re is protecting his past conduct in the Secretary of State. As for the problems wiht clergy and gays in the curia, only Cardinal Herranz, and thus Benedict and Francis know. To deny there was/is a problem is irresponsible. Sandro means to point out to something valid, wait before rushing to critique.Grazie.

          1. antonio

            Dear Patricia,
            Please do not waste your time writing in English to people that do not understand even Italian. Your arguments are too refined for the average reader of this –well, let’s say so!– periodical.
            All the best,
            Antonio

  4. Gmtubini

    La solita doppia morale dei trinariciuti.

  5. Enrico

    Il discorso di Ferrara, che è lo stesso mio e di tantissimi altri, è che si continua a coltivare pruriti sulla vita privata delle persone (solo i nemici eh) come se fosse la cosa più normale del mondo.
    Poi gli stessi maniaci fanno un pandemonio se un giornalista (nemico) fotografa i calzini viola di un giudice.
    ah ah ah ah ah

    1. antonio

      Ma Ricca è una checca o no? E’ stato beccato in ascensore coll’amichetto o no? Frequentava locali per checche o no?

      1. Enrico

        Caro Antonio, se vuoi arrapparti devi leggere PlayGay, mica Tempi. Qui c’è altro a cui pensare. Comunque ora che è arrivata la spiata qualcuno verificherà. Te se’ cuntènt?

        1. antonio

          Dalla sua risposta si capisce tutto. Lei queste verifiche non le vuole, ed è al corrente di riviste che denotano la conoscenza di certi ambienti. Magari, queste verifiche potrebbe farle lei, vista la sua esperienza in materia.

  6. Enrico

    Magister il miglior vaticanista!?
    Vogliamo andare a rileggere cosa scriveva ai tempi dell’ultimo Conclave?
    Magari sarà il più noto e inruffianato.

  7. LUIGI

    Ma se il governo italiano avesse raccolto un dossier in cui si diceva che un ambasciatore italiano è gay ed ha ricevuto una sfilza di denunce in quanto tale, chiedo scusa a lor signori commentatori. L’ESPRESSO CHE TITOLO AVREBBE FATTO?

    1. antonio

      Sì, ma per chi ha a cuore le sorti della Chiesa, la sua domanda non ha senso. Chi se ne frega dell’Espresso. E’ vero che Ricca, oltre a essere gay, ha fatto il bello e il cattivo tempo (per non dire altro) nel corso della sua “carriera”? Qui non si tratta solo di essere gay, ma di ben altro. Leggetevi l’articolo di Magister, invece di perdere tempo con lo sciocchino Amicone e l’impresentabile Fearrara. Smettiamole, come l’idiota, di guardare al dito e non alla luna.

      1. beppe

        caro antonio tu il dito te lo sei messo in un occhio. sei accecato dal tuo furore ideologico. se uno come te insulta ferrara .. molto onore!

  8. Luigi

    Se i comportamenti del monsignore non sono consoni al ruolo ed al credo che si cacci pure immediamtamente dal Vaticano. Ma Ferrara mette in evidenza come pur di attaccare la chiesa i paladini del matrimonio omosessuale, dell’amore libero. magari hanno pure trovato il tempo di firmare la petizione a favore di Polanski, (ricordate?), si comportino come dei bigotti omofobi, altro che Tempi.E si tratta di fatti privati che non costituiscono reato, per un vero laico, un hollandista dei più puri e duri, non dovrebbe far scandalo. O no?

  9. Cisco

    Se Papa Francesco ha parlato di lobby gay non capisco perché dubitare della sua esistenza. D’altra parte ci sono dichiarazioni pubbliche di cardinali favorevoli a leggi sulle coppie gay. Poi, certo, la coerenza dell’Espresso e’ nulla, ma questo e’ un altro discorso.

    1. antonio

      A parte che se un ubriaco dice la verità, resta la verità, è lo stesso Bergoglio ad aver parlato di lobby gay, due mesi fa. L’articolo di Magister, massimo vaticanista italiano, cita fatti. Li possono smentire Tempi e Ferrara?

  10. Marco Mancini

    Sì sì, tutto giusto. Ma non è questo il punto. Il punto è che nessuno può mettere in dubbio la buona fede di Magister, che è di gran lunga il miglior vaticanista italiano. E Padre Lombardi dovrebbe chiarire senza indugio i fatti, senza limitarsi alle smentite di rito. Non vorrei che, per difendere la Chiesa e attaccare l’Espresso, ci ritrovassimo a dover difendere pure la lobby gay.

    1. antonio

      Ma è questo il lavoro di Tempi, visto che ora si sono messi a difendere anche la moda milanese. Eicca è gay, e ha al suo attivo varie vicende poco chiare. Si può dimostrare il contrario? No, e allora si svia il discorso, con il solito Ferrara come pontefice massimo di questa Chiesa cattolica difesa dagli scribacchini di CL e da uno che non vale la suola delle mie scarpe.

      1. giovanna

        Antonio, attento al fegato !

        1. antonio

          Giovanna, attenta al cervello!

          1. Giò

            Antonio, lei parla di cervello, ma lo usa proprio male!
            Invece di guardare ciò che indica il saggio, lei si mette a guardare il dito.
            L’articolo mette in evidenza l’incoerenza dell’editore e delle vestali dell’antiomofobia che, mentre da una parte cantano intonati al coro imperante dei Savonarola cacciatori di ‘omofobi’, dall’altra vanno a caccia di gay in Vaticano.
            Nell’articolo non c’è alcun giudizio espresso, da parte di chi scrive, verso Mons.Ricca: ma solo un giudizio ragionato e motivato sull’accaduto.
            La sua risposta, poi, è talmente povera di ragioni e di intelligenza analitica, che non trova di meglio da scrivere se non i soliti slogan imparati a memoria. E poi, non usi i gay per sostenere il suo livore verso chi la pensa diversamente da lei, rischia di diventare intollerante (se non lo è già)..

          2. antonio

            Sì, lo sono già e me ne vanto

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