Livorno e le altre: flop per il Pd al secondo turno delle elezioni amministrative

Di Chiara Rizzo
09 Giugno 2014
Al ballotaggio i democratici perdono città storicamente di sinistra. Oltre al capoluogo toscano anche Padova, Civitavecchia e Perugia: dove vince il centrodestra (che a sua volta perde Pavia e Bergamo)

È stata espugnata la roccaforte rossa per eccellenza, la Livorno che del Pci fu persino la culla e che vanta 70 anni di ininterrotta amministrazione di sinistra Pci-Pds-Pd. Ora la città è passata ai grillini: “Un livornese su due non è andato a votare” racconta il quotidiano locale il Tirreno. L’affluenza è stata del 15 per cento più bassa che nel primo turno e il ballottaggio il Movimento 5 stelle se l’è aggiudicato intorno alle 23, quando il candidato Filippo Nogarin ha raggiunto quota 53 per cento dopo lo spoglio della prima sezione e non lo ha più mollato.

IL CANDIDATO DEL PD. Lo sfidante Alessandro Ruggeri (Pd) si è assestato invece a quota 46 per cento, pagando una serie di errori compiuti dal centrosinistra in città. Sempre secondo il commento del quotidiano locale il Tirreno infatti, “Ruggeri paga colpe non sue: l’insostenibile leggerezza degli ultimi anni del mandato di Alessandro Cosimi – con molti progetti annunciati e mai venuti alla luce – è diventata insopportabile per i livornesi, mentre il segretario del Pd Jari  De Filicaia ha completamente sbagliato strategia mettendo da due anni a questa parte il partito contro l’amministrazione, non capendo che per i livornesi amministrazione e partito sono la stessa cosa (non è un caso che a Livorno si dicesse che il Pci o il Pds o il Pd nominava i sindaci). E poi la scelta del candidato, dopo una lunga serie di rifiuti da personaggi eccellenti, è stata gestita in maniera” davvero dilettantesca”. Se il Pd non era riuscito a intercettare questo malessere dei livornesi nemmeno al primo turno, il Movimento 5 stelle è riuscito a usarlo come vero e proprio punto di forza per calamitare i voti da sinistra durante il ballottaggio: Nogarin infatti al primo turno aveva preso il 19 per cento contro il 40 per cento di Ruggeri.

AFFLUENZA IN CALO. Livorno è stato solo un caso esemplare di questa tornata, con il Pd che al ballottaggio tonfa, ma anche con un’affluenza notevolmente in calo rispetto al primo turno quando complessivamente si è arrivati al 70,6 per cento: ieri hanno votato invece solo il 49,5 degli italiani, una diminuzione dei votanti di oltre 20 punti percentuali.

PERDUTE PADOVA, CIVITAVECCHIA, PERUGIA. Altre città storicamente di sinistra, come Civitavecchia hanno visto la vittoria del Movimento 5 stelle, mentre il destino di Padova è accomunato a Livorno dal punto di vista della clamorosa sconfitta del Pd, nel caso veneto a vantaggio del candidato di Forza Italia – Lega nord, Massimo Bitonci, che ha battuto Ivo Rossi. A Padova il centrosinistra amministrava la città dal 1993 quasi ininterrottamente (salvo una parentesi tra il 1999 e il 2004). Anche a Perugia il centrosinistra è stato battuto dal centrodestra, con un 42 – 58 per cento: il nuovo sindaco Andrea Romizi prende il posto del sindaco uscente Wladimiro Boccali. Più o meno con le stesse percentuali, il centrodestra ha vinto anche a Potenza dove con un 58,4 per cento contro il 41 per cento del cento del centrosinistra, Dario De Luca ha battuto Luigi Petrone.

I PASSAGGI DA CENTRODESTRA A SINISTRA. È accaduto anche che alcune città in mano ad amministrazioni di centrodestra passassero al contrario al Pd. Il più emblematico esempio è Bergamo, dove si è affermato il renziano Giorgio Gori contro il sindaco uscente Franco Tentorio (53,5 per cento-46,5 per cento). Anche Pavia passa dalle mani di Alessandro Cattaneo – uno dei formattatori di Fi, che è stato anche nominato sindaco più amato d’Italia solo nel 2013 – a quelle di Massimo Depaoli del Pd. Così è accaduto anche a Pescara, Cremona, Vercelli, Biella e Verbania (curioso caso di percentuali da plebiscito quasi per il centrosinistra, che si è attestato al 77 per cento).

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2 commenti

  1. Militante PD

    Il risultato finale é:
    18 comuni al centrosinistra
    9 comuni al centrodestra
    1 comune ai 5stelle
    Dov’è il flop?

  2. carolus

    Nel complesso ha vinto la nausea che la politica ha distribuito a piene mani agli italiani.
    Un altro aspetto da non ignorare è che minore è l’affluenza alle urne, maggiore è la percentuale degli italiani che votano per la sinistra ovvero i moderati di centro e di centro destra si fanno del male da soli.

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