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L’illusione di Schlein & Co. di fare politica con i clic

Di Fabio Cavallari
02 Ottobre 2023
Questa estate hanno lanciato sul web una raccolta firme sul salario minimo. Ma non è nient’altro che un post sui social. Masturbazione cerebrale di basso profilo
Elly Schlein nella sede del suo comitato elettorale, dopo la comunicazione dei risultati parziali delle primarie del Pd, Roma, 27 febbraio 2023 (Ansa)
Elly Schlein nella sede del suo comitato elettorale, dopo la comunicazione dei risultati parziali delle primarie del Pd, Roma, 27 febbraio 2023 (Ansa)

Fa tristezza vedere un partito, il Pd, erede degli eredi del movimento operaio, giocare con i cinquestelle, i rimasugli a sinistra e i verdi, nella raccolta delle firme online per il salario minimo. I mezzi sono strumenti che determinano i fini (ma questi la critica allo stalinismo l’hanno saltata perché non avevano tempo).
L’immaterialità conforme del web, che ti fa sentire libero quando invece esprimi la servitù assoluta a un modello dove anche l’autenticità rappresenta l’Eguale dell’uguale, è il paradigma più adeguato. Così dietro un pc, le mascotte (perché parlare di militanti risulterebbe un po’ offensivo per la memoria di tutte quelle donne e di quegli uomini che gli scioperi davanti ai cancelli della Fiat li hanno fatti davvero) pensano di essere liberi di fare “azione politica”, di mobilitarsi (ossimoro straordinario per qualcuno che non si muove dallo schermo di uno smartphone e pigia un ditino sullo schermo). Qui, il tema del discorso non è la “battaglia”, la “strat...

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