
A Cair Paravel
Libri come alberi su cui arrampicarsi per vedere meglio Gesù
Il Gruppo Il Sicomoro, fondato da Silvia Vecchini, scrittrice, e Antonio Vincenti (Sualzo), illustratore, è una piccola realtà editoriale che negli anni si è occupata di sussidi per l’insegnamento della religione, collane di cartonati, libri di preghiere e libri d’arte per bambini. Per Silvia e Antonio, autori anche per le più importanti case editrici italiane, produrre libri per bambini è l’unico modo per mantenere desta la domanda di pienezza che accende i cuori.
A forza di cercare bei libri, capita di imbattersi in belle persone. Dopo aver letto il romanzo Myriam, conosco Silvia Vecchini, l’autrice. Ci incontriamo in una libreria al centro di Milano. È lì col marito, Sualzo, per tenere un laboratorio artistico dedicato ai bambini. Arrivano da San Feliciano, sulle rive del lago Trasimeno dove vivono insieme ai tre figli e dove lavorano.
Mi racconta degli inizi, una dozzina di anni fa, quando appena laureata fa la catechista e insieme al futuro marito, inizia a realizzare un giornalino per catechisti, ottenendo la fiducia del vescovo e facendosi notare da Piemme che chiede loro di sviluppare dei sussidi per l’insegnamento dell’ora di religione nelle scuole.
Nasce da qui il Gruppo Sicomoro. «Abbiamo iniziato rispondendo a un bisogno concreto che facendo catechismo, scoprivamo di avere. Il titolo di quel primo giornalino era Il Sicomoro di Gerico. L’idea era di invitare i bambini che ci erano stati affidati ad arrampicarsi sul sicomoro, come aveva fatto Zaccheo, che basso come sono i bambini non riusciva a vedere Gesù. Vorremmo che ognuno dei nostri libri fosse per i bambini “un albero verde e ospitale”, sul quale i piccoli si possano arrampicare per vedere meglio Gesù».
Guidati anche da monsignor Rocchetta in quella prima fase, Silvia e Antonio puntano sulla fascia di età compresa tra i 3 e i 6 anni, in cui il bambino viene considerato un’appendice della coppia genitoriale e non è destinatario di nessun gesto educativo esplicito da parte della Chiesa stessa. L’educazione cristiana in questi anni è affidata interamente alla famiglia, che però ha bisogno di supporto e di strumenti. Nascono importanti collaborazioni con Il Pozzo di Giacobbe e San Paolo Edizioni. Escono numerosi titoli e la serie di cartonati tattili per raccontare le parabole ai piccolissimi.
«In passato era normale trasmettere la tradizione narrativa oralmente: da cappuccetto rosso alla pecorella smarrita. Ma negli ultimi decenni, la riduzione in formati editoriali destinati ai piccolissimi ha salvato le fiabe e dimenticato le storie del Vangelo e questo vuoto andava colmato».
Poi arrivano i libri d’arte della collana I pittori raccontano, per insegnare a leggere con metodo i quadri che raccontano di Gesù, come d’altronde facevano i primi destinatari che conoscevano bene i simboli iconografici. Uno dietro l’altro, una serie di libri-albero, dai rami comodi e solidi, fino ai due best sellers: Rabbunì e Myriam (ed. San Paolo), tradotti in polacco, spagnolo e francese e al recente Fiato sospeso (ed. Tunué), un graphic novel inconsueto, lieve e profondo.
«A casa nostra, lì dove lavoriamo, abbiamo appeso una citazione dal libro dei Proverbi: “All’uomo appartengono i progetti della mente ma dal Signore viene la risposta. Affida al Signore le tue attività e i tuoi progetti riusciranno”. L’intenzione che ci ha spinti a iniziare e che a tutt’oggi ci muove è quella di alimentare le nostre domande. Il nostro lavoro di divulgare in modo creativo, come sappiamo, la Parola di Dio è un’occasione per noi di rimanere dinanzi a quella Parola, con una domanda viva. Non ci interessa fare delle riduzioni per i ragazzi, come qualcun ha detto, specialmente con i romanzi Rabbunì e Myriam, tanto meno accontentare gli adolescenti, traducendo in un linguaggio a loro più familiare i racconti biblici. Nella storia di Maria, del suo “sì”, è possibile riscoprire lo spazio e la forza che ha in noi la libertà che ci è stata data. Ogni progetto è un passo in questa direzione, un tentativo nuovo, lungo il percorso che coinvolge tutta la nostra famiglia».
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!