Libia, marcia su Tripoli dei rivoltosi: «La prenderemo entro due giorni» – Rassegna stampa/1

Di Redazione
25 Febbraio 2011
Gheddafi è asserragliato nel suo bunker a Tripoli, mentre il resto della Libia viene conquistato dai manifestanti, che assicurano: «Il nostro obiettivo è prenderla in due giorni». Bombardata città a 40 chilometri dalla capitale

Ieri Muammar Gheddafi, leader della Libia da 42 anni, ha parlato alla nazione dal suo bunker a Tripoli, accusando al-Qaeda di fomentare la rivolta e drogare i giovani ribelli, e tentando di far credere alla gente che in realtà non sta succedendo niente. Ieri ha bombdardato la città Az-Zawiyah, a 40 chilometri da Tripoli. “La strategia sarebbe quella di interrompere il flusso verso la capitale di manifestanti provenienti dalle città conquistate nell’Ovest. E che dovrebbero unirsi, nelle prossime ore, a quelli in marcia dall’Est, dalla Cirenaica ormai consolidata alle forze di opposizione” (Avvenire, p. 5).

Gli insorti della città di Beida hanno fatto sapere che l’obiettivo è «prendere Tripoli entro due giorni». La capitale, di fatto, “è già accerchiata. Ieri i rivoltosi hanno preso il controllo di Zuara, 120 km a ovest di Tripoli […]. Anche tutta la zona a sud-ovest della capitale, dalla cittadina di Zintan fino a Nalut, sarebbe passata ai ribelli. […] Strappati al controllo di Gheddafi anche i principali terminal petroliferi di Ras Lanuf e Marsa el-Brega, nel nord-est del Paese” (Avvenire, p. 5).

La situazione nella capitale è calma invece: “Ma solo perché la popolazione è terrorizzata. Il colonnello ha richiamato a Tripoli le forze speciali guidate dai figli, segmenti dell’esercito fedeli alla sua tribù e migliaia di mercenari provenienti dai Paesi africani. […] A seminare il terrore tra la gente ci sarebbero anche «squadre della morte», con caschi e abiti gialli, che darebbero la caccia ai dissidenti casa per casa” (Avvenire, p. 5).

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