Libertà di stampa

Di Emanuele Boffi
15 Maggio 2003
Questo sta diventando un regime

«Questo sta diventando un regime. Da una parte si vuole imbavagliare la magistratura che conduce inchieste indipendenti, dall’altra giornalisti coraggiosi».
Paolo Cento, girotondo a Palazzo Madama, La Repubblica, 8 maggio 2003.
«L’Unità recensì il mio Italian Guillottine, anche se con molto ritardo, e in quella recensione mi fecero un solo appunto: Burnett nel cercare le ragioni dietro Mani Pulite non ha indagato il ruolo del Vaticano. Il Vaticano? È vero, non indagai e non mi accorsi di nessun legame. L’Unità scrisse che avrei dovuto farlo».
Stanton Burnett, politologo americano autore di “Ghigliottina italiana”, Il Foglio, 8 gennaio 2003.
«Nella prima metà di questo decennio i giornali di diversa ispirazione furono più anglosassoni. Mi sembra che questo patto si sia sciolto quando andò al potere il Polo. Fummo tutti antagonisti. Quando è andato al potere l’Ulivo non si può dire la stessa cosa. Quel patto implicito era un patto fra galantuomini e furbacchioni. I patti tra galantuomini e furbacchioni fanno fare ai galantuomini la parte degli sciocchi. Forse in questo momento io sono uno sciocco. Però non ho mai visto furbacchioni che alla lunga la facciano franca. Il tempo è più galantuomo dei galantuomini».
Paolo Mieli, intervista a Tempi, 1 aprile 1998.

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