
Libera su cauzione l’insegnante cristiana accusata in Egitto di insulti alla religione. «Vogliono punirla»
Demiana Abdel Nour è uscita di prigione su cauzione. L’insegnante cristiana copta di 23 anni arrestata il 9 maggio scorso a Luxor, in Egitto, per insulti alla fede islamica e al profeta Maometto ha dovuto pagare la cifra record di 20 mila lire egiziane, pari a oltre 2 mila euro. Di solito le cauzioni per reati simili in Egitto si aggirano intorno alle mille lire egiziane.
INSULTI ALL’ISLAM. I genitori di tre studenti della scuola elementare Sheikh Sultan hanno accusato la donna di aver insultato l’islam affermando che papa Shenouda III, predecessore di Tawadros II alla guida della Chiesa copta ortodossa, ha fatto più miracoli di Maometto. La donna è anche accusata di aver fatto finta di vomitare al suono della parola Maometto. Abdel Nour ha negato tutto, dichiarando che alcuni imam hanno fomentato i genitori contro di lei.
CAUZIONE PUNITIVA. L’avvocato della ragazza Ahmed Ezzat, che ha anche difeso il blogger Albert Saber da accuse simili, ha dichiarato che «la cifra della cauzione è completamente arbitraria. Quando sei obbligato a pagare così tanti soldi non si tratta più di una procedura legale ma di una punizione. Questa cauzione è una delle più alte che io abbia mai visto nella mia carriera». La detenzione di Abdel Nour era stata rinnovata sabato scorso per 15 giorno. Dopo il ricorso presentato da una associazione non governativa che si batte per la libertà di pensiero e espressione, è stata liberata su cauzione. Ma le indagini proseguono e potrebbe aprirsi il processo.
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