Lettera al mitico Buffon. «Caro Gigi, anche io mi sono separato da mia moglie, ma poi…»

Di Lettera firmata
16 Settembre 2014
«Anche io ho vissuto il tumulto della separazione da mia moglie». Una lettera "cuore in mano" al portiere della Juventus e della Nazionale

Riceviamo e pubblichiamo – Caro Gianluigi Buffon, ti scrivo queste parole a seguito di una foto che mi è capitata davanti su google. Ho sempre avuto questo pensiero interiore e ora ho preso il coraggio e ho voluto scrivere un mio personale pensiero sperando di non risultare poco rispettoso nei tuoi confronti, ma molto speranzoso che ti giungano queste mie parole davanti agli occhi e soprattutto nel cuore.

Anche io ho vissuto il tumulto della separazione da mia moglie (con un bambino di circa 3 anni al seguito) per motivi legati ad un apparente incompatibilità e altri motivi attinenti… Mi ero convinto di essermi innamorato di un’altra donna (molto bella e intelligente) ed ero pronto a lasciare mio figlio tra le buone mani di mia moglie (ex in quel momento) privandolo della preziosa e costante presenza del suo papà pur di seguire i miei desideri e quindi il mio fine egoismo che mi replicava dicendomi (lei ti trascura e non ti ama più, oramai non la ami più, tutti si separano e separarsi oggi è normale, i figli avranno comunque tutto ciò che potrò dargli, mi sono innamorato di questa donna ecc.) ma in fondo la vera cosa che dovevo dirmi quanto sei disposto ad offrire per amore di tuo figlio?

Quanto sei disposto a cambiare per far fede al giuramento di fedeltà fatto? Quanto ami veramente tuo figlio per dimostrarlo con un atto di vero altruismo? Piano piano il mio cuore cominciò a sentirsi sporco, la mia anima era triste, il mio egoismo mi accecava e mi toglieva speranza verso la famiglia, il mio orgoglio mi teneva legato alle mie scelte di puro egoismo…

Un giorno mi sono detto: ma se io oggi avessi avuto un papà che mi avesse tolto la famiglia nella quale sono nato per un’altra donna che mai potrò chiamare mamma, sarei stato contento di lui?

Ebbene: no! Ho cominciato a vergognarmi e ho cominciato a pensare che amare è soprattutto saper rinunciare. Così presi coraggio, desiderando di rimettere a posto la famiglia e ridare a mio figlio la sua mamma e il suo papà… Fu un periodo di purificazione che durò un paio d’anni e, in seguito a un pellegrinaggio a Medjugorje con mia moglie (dove andammo da separati), la Madonna ci mise la mano e oggi mi trovo qui a scriverti serenamente riunito con mia moglie e mio figlio che oggi è più grande e con un rapporto totalmente nuovo che è più intenso del primo periodo matrimoniale…

Prego il Signore affinché il tuo lato umano e paterno emerga dal tuo cuore e possa ridonare ai tuoi figli e al tuo matrimonio la pace e la serenità di cui necessitate!

Un tuo tifoso!

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10 commenti

  1. Cri

    Secondo me la lettera andava scritta anche alla Seredova (…).
    Mi piace comunque il tifoso che desidera che la bella cosa che è successa a lui accada anche al suo idolo portierone. Buona vita a tutti.

  2. Jens

    Sebbene la lettera abbia delle giuste ragioni, a me sa troppo di moralista. Le motivazioni basate su contenuti morali o simili non faranno mai presa. Alla fin fine, a uno che divorzia e va a stare con un’altra donna, cosa gliene frega che i figli stanno male?
    Se bisogna cercare le motivazioni per non divorziare, bisogna andare da tutt’altra parte. Bisogna chiedersi: cosa guadagno io ad lasciare mia moglie per un’altra?
    Ma questo si può fare solo dopo aver analizzato a fondo la propria situazione, nonché essersi fatti aiutare da quelli da cui si è voluti bene.
    Senza tutto questo, se uno mi dice: “io divorzio da mia moglie perché non sto più bene con lei e mi interessa un’altra”, io gli dico: “Non ti posso giudicare, saprai ben tu la tua situazione. Però, prima di fare mosse azzardate di cui potresti in futuro pentirti analizzala per bene. Se hai bisogno io sono con te”

  3. gipo

    Il punto è che possiamo perdonare e chiedere perdono solamente se il metro della nostra affettività non misura (esclusivamente) l’istinto (quella/o è chiùbbellaassaie) ma l’insieme dei particoalri che formano e danno sostanza al rapporto con l’altro.
    Ricordo una sfuriata di dimensioni siderali con mia moglie; al termine ci siamo guardati ed assieme abbiamo ricordato quanto ci diceva il nostro Don “sono sempre di più le cose che vi fanno stare assieme di quelle che, al momento, sembra possano dividervi. Guardate sempre a Colui che vi ha generato, solo così potrete amarvi”.

  4. Valeria

    Sono d’accordo; certo, sono faccende delicate e personali, peró una cosa é verissima: nessun figlio é contento di vedere i propri genitori separarsi (accantonando i casi, per fortuna rari di genitori violenti o drogati). La speranza di vederli tornare insieme in armonia resta sempre lì.

  5. Valentina

    Non si può entrare in faccende così delicate e personali. Non è una decisione facile rimettere in piedi un matrimonio distrutto e non è detto che restare uniti fra litigi e rancori, quando l’amore non esiste più, sia sempre il meglio per i figli. Io mi metto anche nei panni della moglie che il marito ha tradito con un’altra donna: si può davvero pretendere che lei superi l’umiliazione e ritorni, come se niente fosse, con un uomo che le ha messo le corna?

    1. Su Connottu

      non ci sono più le mezze stagioni

    2. Su Connottu

      si stava meglio quando si stava peggio

    3. Su Connottu

      l’erba voglio non esiste nemmeno nel giardino del re

  6. giuliano

    le morali dice Fabio Flx sono tante quante le persone nel mondo, e infatti se ne vedono i risultati !!!

    1. Valentina

      Il punto di vista del Signor Fabio Flx non è del tutto sbagliato. A me è dispiaciuta la fine del matrimonio di Buffon e della Seredova, erano (o sembravano) una coppia molto bella e felice. Ma purtroppo è andata così. Meglio lasciarsi civilmente e in pace che portare avanti la finzione di un amore che non c’è più. Questo farebbe male a tutti, soprattutto ai figli che hanno diritto a crescere il più possibile serenamente.

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