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Cari sindaci di Milano, Roma, Bologna, Torino, Napoli, Firenze e Bari. Cari Giuseppe Sala, Roberto Gualtieri, Matteo Lepore, Stefano Lo Russo, Gaetano Manfredi, Dario Nardella e Antonio Decaro, voi che avete intrapreso una battaglia contro il governo sulla registrazione dei figli fatti nascere all’estero da coppie omosessuali, perché continuate a imbrogliare le carte dicendo di agire «nell’esclusivo interesse dei minori»? Abbiate almeno il coraggio di chiamare le cose con il loro nome e di dichiararvi a favore dell’utero in affitto. Di dire che è un diritto delle coppie scegliere un figlio su un catalogo, esprimere una preferenza sull’altezza e il peso della gestante (guai a chiamarla madre), quale attività sessuale e quale dieta alimentare lei debba seguire per nove mesi, quale debba essere il colore della sua pelle (avorio, porcellana, miele, mandorla, castagna), optando fra 20 tipi diversi di pigmentazione, un po’ come si sceglie il parquet di casa o la tinta dei capelli.
Dite la v...
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