Letta: «Contro femminicidio guerra a 360 gradi»

Di Chiara Rizzo
25 Novembre 2013
Il premier nella giornata contro la violenza alle donne ricorda la nuova legge con pene più severe e più aiuti alle vittime. Napolitano nomina Cavaliere l'avvocatessa di Pesaro sfregiata dal fidanzato

«È una battaglia culturale a 360 gradi»: così il premier Enrico Letta definisce l’azione necessaria al contrasto delle violenze sulle donne, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi in occasione della giornata mondiale contro la violenza e il femminicidio. Letta ha dichiarato: «Vogliamo dichiarare guerra alla violenza contro le donne, il nostro è uno sforzo a tutto campo. Vogliamo che l’azione sia efficace. A chi ha ironizzato, e purtroppo sono tanti, sul fatto che ci sia bisogno di norme ad hoc, mentre la violenza contro le donne è figlia di retaggi psicologici e di atteggiamenti collettivi e individuali purtroppo ancora presenti in Italia».

ALZARE LA VOCE SU QUESTO TEMA. «Ci sono degli strumenti ma vanno applicati, le norme da sole non bastano, sono importanti e siamo all’avanguardia, ma è assolutamente necessaria l’applicazione delle norme e naturalmente la prevenzione» ha proseguito Letta, il quale ha quindi aggiunto che per cambiare la situazione «tutto passa attraversa un cambio di mentalità degli uomini e sul fatto che ci sia fortissima determinazione da parte degli uomini ad avere un approccio diverso. È un impegno che sento necessario nei messaggi che si danno». Perciò, ha proseguito il premier, «La probabilità di riuscita è legata ad alzare la voce, oggi è possibile farlo e vogliamo che si alzi la voce attorno a questo tema». Il premier ha quindi ricordato alcune delle misure messe in campo con l’ultima norma, un decreto legge diventata legge l’11 ottobre, che – ricordando il fatto che tra le vittime dei femminicidi o delle violenze più deboli ci siano donne straniere – prevede la concessione del permesso di soggiorno alle vittime. Altre misure pereviste è la querela irrevocabile verso il persecutore, il patrocinio gratuito per le vittime di stalking e maltrattamenti, pene più severe per chi commette violenza su donne incinte, sulle proprie mogli o sulla compagna, e se la commette alla presenza di minori.

L’AVVOCATESSA SFREGIATA DAL FIDANZATO. Proprio oggi, Giorgio Napolitano ha conferito l’onorifenca di Cavaliere dell’ordine di Malta all’avvocatessa Lucia Annibali, sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato, come riporta una nota del Quirinale, “per il coraggio, la determinazione, la dignità con cui ha reagito alle gravi conseguenze fisiche dell’ignobile aggressione subita”. La nota prosegue elogiando “Il comportamento di Lucia Annibali. Costituisce un fermo invito a reagire e a guardare al futuro rivolto a tutte le donne vittime della violenza maschile”.

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