
Lesbo. Chi aiuterà i greci, che hanno accolto migliaia di migranti e hanno perso il lavoro per la fuga dei turisti?

Circa 8.000 migranti sono sparsi in diversi campi profughi sulle meravigliose isole della Grecia dopo essere scappati dalla guerra. La popolazione locale è stata la prima ad accoglierli, prima che Onu e Unione Europea se ne preoccupassero. Ora però i mesi passano, i migranti sono ancora lì, i turisti disertano le isole e i greci che lavorano in alberghi e ristoranti, ormai vuoti, stanno perdendo il lavoro.
«TURISTI FUGGITI». Theodore Kourniaris, 27 anni, è uno di loro. Vive con la madre ed è sempre riuscito a cavarsela lavorando in un ristorante dell’isola di Lesbo. Ma ora «i turisti se ne sono andati» e Kourniaris ha perso il lavoro, Senza l’impiego della stagione estiva non potrà neanche avere accesso al sussidio di disoccupazione. A metà luglio ha trovato un part-time in un bar, poche ore a settimana, ma «sto quasi per affogare», racconta al Washington Post. Spera di rifarsi mungendo latte di capra in inverno per 25 dollari al giorno. Ma questo non è esattamente il sogno della sua vita.
«CI DICONO FASCISTI». Se nel 2015 l’Hotel Aphrodite di Dimitrios Vatis in estate non aveva a disposizione neanche una camera libera, quest’anno ne ha a bizzeffe. Nessuno le vuole, temendo che la spiaggia sia invasa dai migranti. Lui, 71 anni, si sente abbandonato: «Nessuno si preoccupa di noi. Nessuno si ferma un momento a pensare agli effetti di tutto questo. Io lo so. Ora ci chiamano fascisti se osiamo lamentarci. Ma noi siamo stati i primi ad aiutare i rifugiati. Prima delle Ong, prima dell’Onu, li abbiamo aiutati noi. Ora, se anche sei appena anti-migranti, se anche dici “aspetta un attimo”, ti danno del fascista».
«DIVENTEREMO RIFUGIATI?». Melinda McRostie, che possiede una taverna sul molo Molyvos, spiega tutti i passaggi: «Le persone sono rimaste scioccate» dalle decine di migliaia di sbarchi in pochi giorni. «Poi sono accorse ad aiutare i migranti. Ora sono arrabbiate, e io lo capisco. Siamo spaventati. Dicono: “Diventeremo rifugiati anche noi?”».
Raphael Vouas, 54 anni, passa i suoi giorni seduto al tavolo di un bar. Dopo 23 anni di attività, ha dovuto chiudere il suo ristorante Sansibal. Non c’erano più abbastanza clienti per pagare lo staff. Oltre a lui, altri sette greci sono rimasti senza lavoro. «Ora sono io il turista qui, guarda come sono abbronzato», dice con rabbia e amarezza».
«PREMI NOBEL NON SI MANGIANO». Papa Francesco ha fatto visita a Lesbo per accendere i riflettori sul dramma dei migranti. Poi è arrivato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, seguito dalla regina di Giordania, Rania. Perfino Angelina Jolie ha fatto una scappata. La popolazione di Lesbo è stata candidata al premio Nobel per la pace per la sua generosità. Ma sull’isola la notizia è stata accolta così dai cittadini: «I premi Nobel non si mangiano».
Foto Ansa
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12 commenti
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c’era un detto, che edulcorato diceva, “sono tutti omoaffettivi con il deretano altrui”
poichè l’accusa “fascisti” viene lanciata in tutte le nazioni invase dai clandestini al fine di intimidire chi osa dire qualcosa, se ne deduce che la pianificazione della invasione è opera dei vermi rossi
I casi sono due, caro Giuliano: o sei un minus habens, oppure sei uno psicotico delirante. Ah…dimenticavo, c’è una terza possibilità, cioè che tu sia fascista, e ciò includerebbe anche le prime due ipotesi. Sogni d’oro, piccolo Balilla.
il fascismo è terminato nel 1943 e poichè gli unici che si oppongono a che si metta un freno ai clandestini sono i rossi significa che sono loro che hanno pianificato tutto questo. Caro Samuele studia la storia e la logica ma credo che tu abbia il cervello in pappa dato che sei di sinistra
Sentirsi dire “essere di sinistra” da un fascistello di provincia mi riempie solo di orgoglio. Eia eia alala’ Giuliano, ….e continua a dormire. Ma prima togliti fez e camicia nera, altrimenti si sgualciscono per le parate!
Dato che sei nel torto e non riesci a dare risposte intelligenti usi la vecchia tecnica di dare del fascista per chiudere il discorso, ma oramai non attacca più, aggiornati!
Hai ragione Antonio: fascisti “di ritorno”! Va meglio. Eia eia alalà anche a te, piccolo balilla.
Trolla, ma quando la smetterai di molestare le persone sul web? Tanto rimani scorreggia fritta.
*una scorreggia fritta, pardon. Non vorrei che ti sfuggisse il concetto…
Nervoso? Mangiato pesante?? Il tuo psichiatra di fiducia è in ferie???? Nessun problema, sono qui per ascoltarti: dimmi, fugliuolo, da quanto tempo dura il tuo disturbo? Posso fare qualcosa per te?
Dai, …su…un bel sorriso…ce la puoi fare anche tu….con un po’ dj impegno…
I giornalisti sono sempre stati polemici. I turisti prendevano il sole mentre i clandestini sbarcavano? Ma che gentaglia! (Però i giornalisti le loro vacanze se le godevano in pace). Gli isolani non davano fino al loro ultimo pezzo di pane ai clandestini? Ma che egoisti! (Loro però i pasti se li mangiavano in pace). Ed ora la gente fugge: il buonismo retorico non è una soluzione, è solo un modo di distogliere l’attenzione della gente dai problemi.
Il problema è che i soldini disponibili la Merkel li ha voluti dare all’amichetto suo che sta dall’altra sponda del Bosforo. E quello mica glieli ridà, neppure ora che sta facendo una porcata dietro l’altra.