
L’emergenza dell’occupazione giovanile. Il Seminario Europa in Puglia

Secondo gli ultimi sondaggi, nel 2016 l’Italia è al primo posto nella classifica europea per numero di ragazzi tra i 15 e i 24 anni che non studiano e non lavorano. Sono i cosiddetti Neet (“Not in employment, education or training”) che l’anno scorso hanno raggiunto il record del 19,9 per cento della popolazione giovanile (nel resto d’Europa la media è di 11,5 per cento). Il 2016 è il quarto anno consecutivo in cui l’Italia detiene questo triste primato, ma è dal 2006 che il paese si trova tra i primi posti in classifica.
Per cercare di porre un argine al fenomeno della disoccupazione giovanile e promuovere il contatto tra scuole e imprese, il ministero del Lavoro ha avviato e finanziato, lo scorso anno la sperimentazione del “Sistema duale”. Questo modello, già adottato da diversi paesi europei, consente a circa 60 mila giovani di poter conseguire una qualifica professionale attraverso percorsi formativi che prevedono un’alternanza tra la formazione e il lavoro. Il tema, da anni al centro del dibattito pubblico sul sistema educativo italiano ma oggi quanto mai più urgente, è al centro della 29esima edizione del Seminario Europa, dal titolo “Il Duale per l’Italia. Contaminazione istituzionale e sociale alla base del lavoro per i giovani”. L’iniziativa è organizzata fin dal 1989 dal CIOFS – FP (Centro Italiano Opere Femminili Salesiane – Formazione Professionale), un ente senza scopo di lucro che si dedica all’obbligo formativo per l’avviamento ai mestieri, presente in undici regioni italiane con circa 50 centri di Formazione professionale. Il seminario si svolgerà il 13 e il 14 settembre a Bisceglie, presso il Nicotel Bisceglie, alla presenza anche del ministro dell’Istruzione Fedeli, e si concluderà il 15 settembre a Bari, negli spazi della Fiera del Levante, con la partecipazione, tra gli altri, del sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba.
L’evento vuole essere un’occasione di confronto tra istituzioni, imprese ed enti di formazione e un momento di riflessione sul Sistema duale a un anno dalla sperimentazione. Per questo saranno presenti anche L’ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro), l’INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche), l’INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e Formazione), il CENSIS (Centro Studi Investimenti Sociali), Confindustria, Confartigianato e due delegazioni straniere provenienti da Gran Bretagna e Spagna (dove questo modello di alternanza formazione-lavoro è già applicato con successo).
Lauretta Valente, ideatrice del seminario, spiega che l’obiettivo di questo incontro è quello di «portare l’attenzione sulle modalità di interazione. La fase di avvio della sperimentazione ministeriale è stata importante e molto attesa. Oltre a fare un bilancio dei primi esiti, vorremmo darci nuovi obiettivi e cercare di capire tutti insieme come migliorare e portare a termine la costruzione di una filiera professionalizzante della formazione». Angela Elicio, direttrice nazionale del CIOFS- FP, aggiunge: «Le attività dei giovani direttamente in azienda sono lo strumento vincente, come dimostrano molte esperienze europee e l’occupazione generata dalla formazione professionale, che ha sempre privilegiato la pratica e i laboratori. Ora con l’alternanza rafforzata della sperimentazione di almeno 400 ore di attività in azienda e l’implementazione dei contratti di apprendistato in tutta Italia, si mettono anche le aziende e gli artigiani di fronte a nuove responsabilità e opportunità».
Foto Ansa
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